Nadella

Microsoft ha ridimensionato la divisione Mobile, è inutile girarci attorno. Anzi, Microsoft ha enormemente ridotto la propria presenza sul mercato nell’ambito della telefonia. È lo stesso Chris Capossela, a capo della divisione Marketing in quel di Redmond, a dichiararlo in un’intervista al Citi Global Tech Conference (CGTC) di New York appena qualche mese fa:

Sì, ci siamo decisamente ridimensionati. Non direi neanche che lo abbiamo fatto in maniera moderata: abbiamo ridotto fortemente il personale. E credo che sia stata la scelta giusta, visto il punto in cui ci troviamo.

È in quest’ottica che dobbiamo contestualizzare i profitti quasi dimezzati della divisione Lumia evidenziati dai risultati finanziari dell’ultimo trimestre (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). In molti si sono affrettati a dire che la nave sta affondando e che ormai non c’è più speranza. C’è da dire, però, che l’approccio adottato nel campo del mobile è radicalmente cambiato rispetto al passato. Quando fu annunciato il Lumia 900, equipaggiato con Windows Phone 7, Microsoft era talmente sicura di sé da ritenersi in diretta competizione con i principali avversari del momento, definendo tutto ciò che era sul mercato al momento un semplice esperimento. Secondo una famosa campagna pubblicitaria lanciata in America, tutti i possessori di iPhone e Android erano soltanto degli inconsapevoli beta-tester.

Ciò che è successo a seguire è ormai storia, con Windows Phone e Windows Mobile che oggi occupano soltanto poco meno del 2 % del mercato globale, proprio come nel 2012. Oggi, però, Microsoft è cambiata: più aperta, più umile, meno aggressiva, ma decisamente più concentrata sui suoi obiettivi. Se, da un certo punto di vista, questo bagno d’umiltà è stato imposto dall’esterno, con un mercato che ha risposto malissimo alla proposta mobile in salsa Microsoft, dall’altro si è osservato un mutamento profondo dall’interno, cominciato già negli ultimi mesi dell’era Ballmer. Oggi, per quanto possa sembrare strano analizzando i dati emersi di recente, sul fronte mobile a Redmond hanno ben chiara la strada da seguire. Citando, questa volta, Nadella a luglio dello scorso anno:

Nel breve periodo, la nostra proposta sarà più efficace […]. Daremo agli utenti aziendali l’esperienza di cui hanno bisogno, in termini di sicurezza, produttività e facilità di gestione. Daremo, a coloro che sono soliti acquistare telefoni economici, i servizi di comunicazione di cui hanno bisogno. Daremo ai fan di Windows i flagship che amano.

Osservando i dati sulla diffusione dei dispositivi marchiati Windows, divulgati da AdDuplex (una tra le principali piattaforme che offre pubblicità in-app sul Windows Store Mobile), questa scelta non sorprende affatto.

Il Nokia Lumia 520 è ancora il Windows Phone più diffuso al mondo. Inoltre, nelle prime dieci posizioni non compare neanche uno smartphone della linea 7xx o 8xx. Non dimentichiamo, poi, che questi dati si riferiscono sempre ad una quota di mercato complessiva inferiore al 2 %. Pertanto, la scelta di eliminare le linee 7xx e 8xx dal catalogo e ridurre il numero di modelli proposti si sposa perfettamente con la domanda dei clienti e con la filosofia del “fare un passo indietro”.

A nostro modo di vedere, quella che sta attuando Microsoft è una ritirata in piena regola, per avere la possibilità di combattere ancora un altro giorno. A Redmond non si sono arresi sul fronte mobile perché è troppo importante per la riuscita del progetto Windows 10, anzi, irrinunciabile. Avendo ben chiaro lo scenario attuale, è evidente che si tratta di una strategia rischiosa, ma come diceva Einstein nella sua frase celebre:

Follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.

Il numero di Lumia venduti nell’ultimo trimestre del 2015, appena 4,5 milioni, è frutto anche della drastica riduzione dei modelli a catalogo. Questa eventualità era ampiamente preventivata e non ha certo colto di sorpresa i dirigenti del colosso di Redmond. Ricordiamo anche che l’anno scorso, seppure fossero stati venduti molti più Lumia, la divisione mobile era già un business in forte perdita. L’obiettivo, adesso, non è conquistare fette di mercato, perché Windows 10 Mobile non è nelle condizioni di poter ingaggiare un corpo a corpo con iOS e Android. Al momento, l’intento di Microsoft è quello di soddisfare gli utenti appartenenti ai settori strategici delineati da Nadella. Citando ancora Chris Capossela al CGTC:

È troppo difficile riuscire a prevedere cosa faremo da qui a quattro anni. Abbiamo troppo lavoro da fare per tornare in partita in questo momento, ma crediamo che possiamo soddisfare questi segmenti alla grande. Vedremo come evolveranno le cose, facendo un passo alla volta. Ma noi, ovviamente, vogliamo restare nel settore mobile.

A meno dell’acceso dibattito sul design e su quali sarebbero stati i materiali migliori da adottare per i Lumia 950 e 950 XL, siamo quasi tutti d’accordo nel ritenere che i nuovi flagship siano senza compromessi dal punto di vista dell’hardware. Al momento, però, questi smartphone non sono in grado di esprimere al massimo le proprie potenzialità per via del software. Windows 10 Mobile ha fatto il suo debutto con dei telefoni per i fan, anche se non era ancora pronto. Non è un caso, perciò, che i nuovi Lumia siano stati pubblicizzati pochissimo. I Lumia 950 e 950 XL hanno un target preciso: noi, voi. Conoscevamo le loro specifiche tecniche ancora prima che arrivassero sul mercato: non avevamo certo bisogno della pubblicità. Per tutti i motivi che abbiamo già chiarito, questi non sono i terminali che possono rubare la scena agli iPhone o i Galaxy di turno: si tratta di smartphone, rivolti ai fan, che possono solo migliorare con il tempo. Solo quando Windows 10 Mobile sarà veramente pronto, la compagnia americana si riterrà pronta per lo scontro, e ciò è subordinato alla maturazione dell’ecosistema Windows 10, che dovrà necessariamente fare da traino anche per la divisione mobile. Soltanto allora Microsoft farà all-in, con o senza Surface Phone (ma questa è un’altra storia…).

La strategia di Microsoft non è quella di vincere la battaglia del 2015, ma avere la possibilità di combattere la guerra dei prossimi anni ad armi pari. Ricordate il debutto dell’Xbox nel 2001 e dei Surface nel 2012? Un disastro. Eppure l’Xbox 360 ha venduto quanto la Play Station 3 e la linea Surface oggi è un business da oltre un miliardo di Dollari. Microsoft ha già dimostrato di saper investire risorse nei campi di suo interesse fino a quando non ha portato a casa i risultati voluti; altre volte, invece, ci ha rinunciato. Nelle segrete stanze del campus di Redmond c’è frenesia per tutto ciò che c’è in ballo, ma anche un entusiasmo che non si vedeva da anni.

Solo il tempo dirà se la strada imboccata dalla compagnia americana potrà cambiare le carte in tavola o se quanto abbiamo letto negli ultimi giorni è soltanto un ulteriore segno del fallimento che incombe.

Articolo di Windows Blog Italia