Il rapporto tra gli emulatori e il Windows Store è sempre stato molto difficile. Tutto iniziò quando Microsoft decise di aprire il Windows Store agli sviluppatori per la pubblicazione di app per la console Xbox One; forse siamo giunti alla fine.

28 LUGLIO 2023 | Dopo il blocco definitivo degli emulatori in primavera, la community ha trovato un sistema per aggirare tali limitazioni ma, secondo alcuni report, sembrerebbe che Microsoft abbia iniziato a bannare le console che utilizzano tale stratagemma. Al momento l’unico sistema per utilizzare gli emulatori rimane l’uso della modalità sviluppatore.

11 APRILE 2023 | Dopo il divieto formale della pubblicazione nel Microsoft Store giunto nel 2017, secondo i report dei gamer gli emulatori per Xbox sembrerebbero essere stati bloccati definitivamente dall’esecuzione su Xbox generando l’errore sottostante. Per chi volesse continuare a utilizzarli, deve ricorrere all’installazione tramite la modalità sviluppatore, disponibile a pagamento.

Emulatori e Windows Store

Tra le app che hanno fatto più scalpore troviamo Universal Emulator, un emulatore di console dell’era 8/16 bit Sega e Nintendo. Il rilascio di un emulatore su una delle console di gioco più importanti del momento non poteva che fare notizia, così come la sua pronta rimozione. Qualche giorno dopo, purtroppo, l’app fu rimossa dallo Store con le seguenti motivazioni:

  • I giochi devono essere pubblicati nella categoria corretta (Universal Emulator era disponibile nella sezione Intrattenimento e non Giochi, come richiesto).
  • Gli emulatori non sono ammessi su Xbox One.

Nesbox reagì e rilasciò l’emulatore in HTML5, rendendolo accessibile tramite Microsoft Edge anche su Xbox One. L’app, invece, continuava a funzionare su Windows 10 Mobile e PC. Avendo anche noi un emulatore in sviluppo, Vettore 10, l’emulatore per Vectrex, cercammo di avere delucidazioni a riguardo. Come risposta ottenemmo che l’unico problema era la necessità di far certificare l’app tramite ID@Xbox e che l’emulazione in sé non era un problema, soprattutto per un sistema del quale si possiedono i diritti.

All’inizio di marzo, Microsoft ha annunciato Xbox Live Creators Program. In questa piattaforma, tutti gli sviluppatori possono pubblicare i propri giochi UWP (Xbox One inclusa), senza passare da ID@Xbox e con la possibilità di utilizzare una parte delle funzioni di Xbox Live, riaprendo, di fatto, le porte all’eventuale rilascio di nuovi emulatori.

Il divieto definitivo

Poche ore fa, con un altro tweet del team NesBox, veniamo a sapere che la loro app è stata completamente rimossa dallo Store per colpa di una nuova regola aggiunta di recente. Aggiunta il 29 marzo 2017, la regola 10.13.10 recita:

Le app che emulano un sistema di gioco non sono consentite su qualsiasi famiglia di dispositivi.

La nostra opinione

Gli emulatori in sé sono quasi sempre legali, soprattutto se distribuiti senza fini di lucro. Ci sono stati anche emulatori distribuiti a pagamento, come la Virtual Game Station, che ha anche vinto diverse battaglie legali contro Sony, tanto che, quest’ultima, ha dovuto acquisire Connectix per dismetterne l’emulatore.
L’emulazione può essere considerata illegale se è l’utente a farne un uso illegale, utilizzando immagini di giochi scaricate dal web senza possederne il disco originale. Tuttavia, ormai sono moltissimi i titoli disponibili nel dominio pubblico o in forma gratuita. Tutta la libreria Vectrex, ad esempio, è disponibile gratuitamente, senza contare i numerosi titoli homebrew e le demo.

Sono diverse anche le categorie di app che, secondo il suddetto ragionamento, potrebbero essere poste alla pari di un emulatore, come i download manager, i torrent manager, le app per il download di suonerie e video, i browser web stessi, insomma, tutto ciò che è legato a questioni di copyright.
Gli emulatori, inoltre, sono una garanzia per quanto riguarda la qualità, essendo necessariamente esperienze native. Spesso sono creati da chi conosce bene il funzionamento della console originale e con in mente la categoria di utenti che la utilizzeranno.

Conclusioni

Secondo noi è sbagliato escludere a priori un’intera categoria di app solo perché soggette a un possibile uso illegale. Come con le altre app, Microsoft dovrebbe esaminare uno a uno i casi per giudicarne l’eventuale legalità. Il Windows Store non primeggia in nessuno dei settori in cui è disponibile (PC, mobile e console) e limitarne senza motivi fondati i prodotti disponibili non farà altro che peggiorare ulteriormente la già difficile situazione e magari rischiare di dar vita a uno Store alternativo dove Microsoft non potrà avere controllo.

Microsoft, purtroppo, non si è ancora espressa pubblicamente sull’argomento e difficilmente ne sentiremo parlare. Voi cosa ne pensate? Siete a favore o siete contro l’emulazione? La scelta di Microsoft è corretta? Fateci sapere nei commenti e argomentate.

Articolo di Windows Blog Italia