Testa di T-Rex stampata 3D

In un precedente video tutorial vi spiegammo come usare l’app 3D Builder preinstallata in Windows 10 per disegnare e stampare 3D un fidget spinner tutto personale. Con questo secondo articolo continuiamo la nostra mini-serie di guide introduttive alla modellazione e alla stampa 3D. Di seguito vi spiegheremo come modellare grazie a un software gratuito per scolpire 3DSculptris.

Non avete una stampante 3D?

Se non avete una stampante 3D, potete dare uno sguardo alle nostre video recensioni della XYZprinting Da Vinci Jr. 1.0 Pro e dell’Anet A8. Si tratta di due stampanti molto diverse: la prima costa un po’ in più ma è totalmente automatizzata, mentre la seconda costa meno ma è decisamente da smanettoni.

IMPORTANTE | Abbiamo pubblicato la guida all’acquisto delle migliori stampanti 3D dell’anno, dove abbiamo raccolto, oltre che tutte le nostre recensioni, anche le nostre esperienze più aggiornate, così da aiutarvi nella scelta della vostra prima o nuova stampante 3D. Nell’articolo troverete anche sconti, vari tutorial e link ai vari upgrade e accessori indispensabili per ogni stampante 3D.

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Come modellare 3D con Sculptris

Premessa su mesh e NURBS

Prima di parlare dell’utilizzo di Sculptris, è bene chiarire che è sostanzialmente possibile modellare oggetti 3D a partire da superfici matematiche (NURBS) oppure da reti di triangoli (mesh).
Quale delle due modalità è migliore? Probabilmente nessuna delle due, perché sono molto diverse e ognuna di esse è più idonea per delle applicazioni e meno per altre. In linea generale le NURBS vengono usate per disegni meccanici, molto geometrici, mentre le mesh per forme più naturali, appunto scultoree.
Ogni software di modellazione è specializzato in un tipo di modellazione: come Rhino 3D è più idoneo per la modellazione di superfici matematiche, Sculptris è incentrato esclusivamente sulla modellazione delle mesh.
Al fine della stampa 3D, poi, è fondamentale che il modello da mandare in stampa non abbia fori: modellando le NURBS è facile lasciare qualche buco, mentre con Sculptris non rischierete questa eventualità.

Scultura 3D con Sculptris

Dopo aver scaricato, installato e avviato il software gratuito Sculptris, vi troverete davanti a una schermata come la seguente, con una grossa sfera tridimensionale al centro e una serie di strumenti per modificarla sui lati. I tasti fondamentali da usare sono quello destro del mouse per ruotare la vista, quello sinistro per scolpire con lo strumento selezionato e il tasto ALT per invertire l’effetto dello strumento.

Ovviamente potrete poi usare la rotella del mouse per regolare la distanza dall’oggetto e i vari controlli personalizzati in alto per gestire la dimensione e l’intensità dello strumento in uso. Questi ultimi consentono di aggiungere materiale, sottrarlo, rigonfiare una zona, ammorbidirla, incidere un solco e via dicendo. Nel giro di un’oretta chiunque è in grado di prendere confidenza con questo facilissimo software di modellazione 3D scultorea.

Come primo modello, abbiamo deciso di scolpire una base, in stile roccia sedimentaria, a sostegno della testa di T-Rex che stampammo con l’Anet A8. Per fare questo 3D, non conoscendo ancora bene il software, abbiamo impiegato circa 30 minuti.

Preparazione del file per la stampa con 3D Builder

Il file generato da Sculptris non è propriamente pronto per la stampa 3D, in quanto non ha una base piatta – che conviene modificare con 3D Builder di Windows 10. Da Sculptris premete i tasti CTRL + E ed esportate il modello 3D come file .OBJ, compatibile con 3D Builder.

Importate il file in 3D Builder, ruotatelo se necessario, quindi disegnate un parallelepipedo sufficientemente grande per sottrarre la base base dell’oggetto, rendendola perfettamente piatta. Per procedere con la sottrazione, posizionatevi sulla scheda Modifica, selezionate il parallelepipedo intersecante l’oggetto e cliccate Sottrazione. Quindi, posizionatevi sulla scheda Oggetto e cliccate Posiziona per livellarlo con il piano del suolo.

Ora non stiamo a spiegarvi tutti i passaggi ma, sempre sfruttando la sottrazione di solidi, abbiamo praticato il foro per l’asta che sostiene il teschio del T-Rex. Ovviamente abbiamo leggermente scalato (ingrandito) il modello in modo da avere la giusta tolleranza in fase di montaggio dei pezzi.

Una volta che sarete soddisfatti del modello disegnato, avrete due opportunità:

  • Se avete una stampante 3D come la Da Vinci, allora potete mandare il modello in stampa direttamente da 3D Builder.
  • In alternativa potete esportare un file .STL da aprire con Cura o qualsiasi altro slicer per stamparlo con altre stampanti non ufficialmente supportate da Windows 10, proprio come vi abbiamo spiegato nella precedente guida.

PLA Filoalfa terracotta

Per questa stampa abbiamo deciso di usare un filamento speciale, ovvero il Filoalfa terracotta, un PLA opaco e dall’ottima finitura superficiale. La stampa è stata eseguita con la XYZprinting Da Vinci Jr. 1.0 Pro e, nonostante non abbia il letto riscaldato, il modello non ha sofferto il warping ed è stato davvero difficile staccarlo dal letto di stampa (è un aspetto positivo).

Il Filoalfa terracotta è biodegradabile, atossico e inodore, oltre a essere un prodotto italiano. Può essere stampato tra i 170° e i 210° e noi abbiamo optato per i 200°, in modo da ottenere una migliore adesione tra i vari livelli. Potete acquistare una bobina di Filoalfa terracotta da questo indirizzo.

Per quanto riguarda l’asta, invece, abbiamo scelto di usare il PLA Grafylon, a base di grafene, per una maggiore resistenza, trattandosi di un elemento molto sottile – trovate maggiori dettagli su questo filamento nel tutorial del fidget spinner.

Conclusioni

Ancora una volta gli strumenti preinstallati in Windows 10 facilitano il modo in cui i creativi possono esprimere le proprie idee e realizzate i propri progetti. Ormai questi software sono gratuiti, validi e alla portata di tutti – e sicuramente vale la pena provarli almeno una volta.
Concludiamo lasciandovi il link per scaricare il modello della testa del T-Rex con la base in pietra sedimentaria da Thingiverse.

Articolo di Windows Blog Italia