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Digitimes Research ha analizzato i pro e i contro dei PC Windows on ARM evidenziando come questi potranno dominare la fascia bassa del mercato.

Windows on ARM sostituirà gli attuali PC?

Come sappiamo, i primi PC con Windows on ARM verranno lanciati sul mercato nel 2018. Questi device potranno avere come obiettivo la fascia medio-bassa del mercato, lasciando posto ai computer basati su processori x86 per la fascia alta. Questo perché i PC Windows 10 ARM hanno costi di sviluppo decisamente inferiori rispetto a quelli attualmente presenti sul mercato; un abbassamento dei prezzi porterebbe inevitabilmente a una fetta maggiore di utenza.
Qualcomm ha inoltre rivelato i tre punti di forza dei PC basati su Snapdragon 835: la possibilità di accendersi immediatamente, la presenza di connettività LTE e una durata della batteria che si assesta intorno ai due giorni lavorativi. Gli always-connected devices riusciranno sicuramente a garantirsi un largo bacino di consumatori, come confermato da Digitimes Research.
Abbiamo già visto i PC Windows 10 ARM annunciati da Asus e HP, che montano di default Windows 10 S, con la possibilità di aggiornare gratuitamente il sistema operativo a Windows 10 Pro. Già con questi device abbiamo visto le potenzialità dello Snapdragon 835: troviamo ad esempio sull’Asus un modem X16 LTE di Qualcomm e una batteria che dura 22 ore quando in uso e fino a 30 giorni in standby.
L’abbattimento dei costi e le altre caratteristiche elencate sapranno spodestare l’impero di Intel soprattutto nel settore degli ultrabook, portando Intel a supportare maggiormente i device di fascia alta. Forse siamo davanti a una rivoluzione nell’ambito dei processori per PC.

Intel lascerà il posto a Qualcomm nella fascia medio-bassa del mercato, come previsto da Digitimes Research, o combatterà a denti stretti per mantenere il monopolio sull’intero mercato? Fateci sapere la vostra opinione lasciando un commento.

Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | Digitimes