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Nelle ultime settimane avrete letto in rete molte notizie relative all’abbandono della parola “Metro” da parte di Microsoft, per via di una disputa di copyright in Germania, con la necessità di vietarne totalmente l’uso a tutti gli sviluppatori. In questi giorni, con il lancio di Windows 8 RTM, sembrano esserci stati ulteriori sviluppi.

In molti ci avevate chiesto di trattare l’argomento, dato che la parola “Metro” sembrava essere diventata tabù assoluto, sostituita da le alternative poco allettanti come “Modern UI Style” o “Windows 8 Style”. Abbiamo preferito attendere perché la situazione appariva ancora molto confusa ed effettivamente sembra che le sorprese non siano ancora finite.
Innanzitutto ci siamo resi conto che nella documentazione per sviluppatori la parola Metro non è affatto sparita, ma in tutte le pagine si continua a parlare di “Metro style app” come potete constatare voi stessi recandovi in questa pagina.
Inoltre, come fa notare WMPoweruser, nella documentazione Microsoft in cui era stato assolutamente vietato l’uso della parola Metro:
Note Make sure your app name doesn’t include the word metro. Apps with a name that includes the word metro will fail certification and won’t be listed in the Windows Store.”
Don’t use names trademarked by others

Make sure to select a name for your app that belongs to you. If you use a name that doesn’t belong to you, the owner of that name could have your app removed from the store. If that happens, you would need to change the name of your app and all instances of the name throughout your app and its content before you can submit your app for certification again.”

Ovvero Microsoft invita a non usare nelle proprie app parole coperte da copyright, perché in qualsiasi momento il legittimo proprietario potrebbe chiederne la rimozione. Una possibile interpretazione è che Microsoft innanzitutto non abbia ancora concluso la controversia sulla parola Metro, quindi rimane sul vago, inoltre ne approfitta per mettersi al sicuro anche da future controversie.
La parola “Metro” quindi sembra non essere più un tabù assoluto, salvo ulteriori sviluppi, anche perché questo significherebbe vedere sparire dallo Store (e probabilmente anche dal Marketplace) applicazioni molto famose, come “MetroTwit”, o ancor peggio alcune app che non violano alcun copyright, come “Metro Paris” (che ovviamente si riferisce alla metropolitana).
Articolo di Windows Blog Italia
Immagine | WMPoweruser