Durante la settimana scorsa la SMAU milanese si è dimostrata interessante sotto molti punti di vista: non solo Fujitsu, HP, Dell, Sony, Lenovo, Toshiba ed altre società hanno presentato i loro dispositivi Windows 8, ma si sono anche evidenziate le modalità con cui agli utenti aziendali sarà eventualmente permesso restare a Windows 7.
Alla SMAU 2012 di Milano sono stati presentati molti nuovi PC e Tablet PC con Windows 8 – ma non solo. Trattandosi di una fiera indirizzata al mercato professionale, l’attenzione degli espositori, ma anche di molti visitatori, era ancora fortemente incentrata su Windows 7.

Da quanto si è visto alla SMAU, Windows 8 è ancora materia nuova per molti professionisti, che in massima parte non conoscono il nuovo sistema operativo. Le aziende produttrici, da parte loro, poco hanno fatto per spingere il nuovo prodotto Microsoft al punto che tra uno stand e l’altro è addirittura comparso un Tablet PC “di ultima generazione” che verrà proposto con Windows XP; la stessa Intel, durante le sessioni di presentazione, era incapace di presentare in modo adeguato Windows 8 e Windows RT – sistema operativo, quest’ultimo, che a parere di un relatore Intel non è dotato di Desktop ed è incapace di far girare Office.

La mancanza di informazioni, unita all’evidente preoccupazione di molti professionisti che davanti ai modelli di ultima generazione erano in grado di domandare solo “ma è compatibile con Windows 7?” ha portato all’evidenziarsi di quattro strategie commerciali ben definite.

La prima strategia, la più drastica, è quella messa in atto dall’americana Motion Computing. L’azienda, poco conosciuta tra le grandi masse, è il principale produttore al mondo di Tablet PC non convertibili ed è particolarmente presente nel settore ospedaliero; si tratta di una azienda il cui prodotto medio costa 2500 euro, ma anche di una azienda che negli USA è stata da poco eletta “Microsoft Partner for the Year 2012”. La strategia di Motion nei confronti di Windows 8 è chiara: sarà presente il supporto driver e non ci saranno problemi ad installare il nuovo sistema operativo ma, almeno nel medio periodo, le macchine verranno spedite solo con Windows 7, anche perché in Windows 8 mancano funzionalità essenziali in ambito professionale quali la possibilità di disattivare momentaneamente il touchscreen lasciando attiva la penna. Anche i nuovi modelli non subiranno modifiche nei formati di schermo, nelle risoluzioni o nelle tecnologie, restando capaci di supportare Windows 8 ma con limitazioni – l’attenzione è rivolta al cliente, che potrà sostituire le sue vecchie macchine mantenendo accessori, applicazioni e produttività.

Motion Computing C5t.

Meno drastica ma altrettanto decisa è la scelta di Fujitsu, produttore storico di Tablet PC, che opera nel settore dagli anni ’80 e che ha modificato i suoi prodotti recenti per renderli compatibili con Windows 8. Fujitsu spedirà con Windows 8 – ma in ogni scatola saranno presenti i DVD di ripristino di Windows 7 per il downgrade. La società nipponica sembra essere molto poco convinta delle possibilità di successo di Windows 8 in campo aziendale, ma lascia comunque la decisione finale all’utente, e la scelta di fornire Windows 8 con downgrade è motivata dalla volontà di far risparmiare al cliente interessato a Windows 8 i quindici euro per l’aggiornamento. Se poi Windows 8 avrà successo, i clienti potranno installare il nuovo sistema operativo in un secondo momento.

Fujitsu Lifebook T902.

Hewlett-Packard resta a metà strada tra i due produttori già citati, dividendo in modo chiaro l’offerta: da un lato c’è il l’Envy x2, dispositivo consumer pensato per Windows 8, per cui non saranno disponibili i driver per Windows 7; dall’altro lato c’è l’ElitePad 900, che mantiene la risoluzione 1280×800 tipica dei Tablet PC con Windows 7 e che supporterà Windows 8 in modo limitato – il mondo comsumer e BYOD potranno usare Windows 8, mentre per i professionisti viene garantita la compatibilità con Windows 7. Una soluzione simile è offerta anche da Lenovo, che manterrà una distinzione precisa tra campo consumer/BYOD e professionale, con diverso supporto a Windows 7 a seconda dei modelli.

Dell XPS 12.

Tra gli espositori della SMAU, chi crede pienamente in Windows 8 è invece Dell: l’azienda americana ha completamente ricostruito la sua offerta di Tablet PC e PC per supportare in pieno il nuovo sistema operativo. Tutti i prodotti Dell in uscita dopo il 26 ottobre saranno certificati per Windows 8 e, al momento, il supporto a Windows 7 è promesso ma non presente in quanto i driver arriveranno solo in un secondo momento. Per i prossimi mesi, quindi, chi sceglierà Dell sceglierà Windows 8, e solo modelli datati e a fine vita come il Latitude XT3 verranno venduti con Windows 7.

Se nel mondo comsumer Windows 8 si prepara a spopolare, anche grazie alle licenze OEM, quale strategia sarà la vincente in campo professionale? La risposta è, al momento, incerta e solo tra un anno sarà possibile valutare con i dati di vendita alla mano.