Lo scorso 8 marzo è stato presentato a Roma il nuovo HTC One, il nuovo terminale top di gamma HTC in vendita nei prossimi mesi. Il protagonista dell’evento ha dovuto però condividere la scena con l’inedita location scelta per l’occasione, la famosa “nuvola” di Fuksas.
 
 
 
In un contesto così prestigioso, da amanti del design e della tecnologia in genere quali siamo, non potevamo farci sfuggire quest’occasione. La scelta di questa cornice è stato un abbinamento quasi azzardato ma mai più indovinato, per esaltare il design della struttura architettonica e quello del nuovo HTC One. In questo scenario quasi surreale, armati di caschetto e scarpe antinfortunistiche, abbiamo partecipato alla conferenza stampa, all’interno della “nuvola”. Dopo la breve introduzione e il dovuto elogio all’opera dello studio Fuksas, è arrivato il momento di parlare del nuovo device di HTC, o meglio delle funzioni e novità che lo caratterizzano.
 
 
Una delle feature che HTC ha tenuto a mettere in risalto è senz’altro la nuova homescreen, che prende il nome di BlinkFeed. Sulla rinnovata interfaccia Sense, giunta alla quinta versione e che gira fluidissima su questo terminale, troviamo un nuovo approccio alle notizie e ai contenuti di nostra scelta. Questi sono posti in primo piano sulla schermata principale, scorrevole all’infinito, con un design accattivante che a noi – Windows Phone e Windows user – non può non ricordare lo stile Modern UI, che ultimamente sembra essere una preziosa fonte di ispirazione per molti prodotti e produttori diversi.
 
 
La seconda caratteristica degna di nota è il comparto audio BoomSound. Oltre alla tecnologia Beats Audio, presenza ormai costante sui terminali HTC di fascia alta, sono stati integrati sul device ben due altoparlanti frontali e due microfoni a doppia membrana per riproduzioni e registrazioni audio di alta qualità, altra particolarità presente su un device a noi familiare, Lumia 920 dotato di tecnologia HAAC. Da segnalare anche le funzioni interessanti SenseVoice, che attenua i rumori ambientali in chiamata e SenseTV, che tramite un trasmettitore infrarossi, trasforma il vostro device in un vero e proprio telecomando multimediale.
 
 
Sgomberato il campo dalle funzioni secondarie ci addentriamo nei punti salienti di questo HTC One. Il primo di questi è la fotocamera, quello che dovrebbe essere uno dei pezzi forti di questo device. Il nuovo terminale HTC è dotato della tecnologia proprietaria UltraPixel, per la quale – citando le testuali parole di HTC – i megapixel non contano più. Finiti quindi i falsi miti e operazioni di marketing intorno alla quantità di megapixel della fotocamera? HTC sostiene che le maggiori dimensioni del singolo pixel fanno la differenza in termini di qualità e permettono anche di catturare più luce. Il nuovo HTC One è dotato infatti di “soli” quattro ultrapixel che permettono di catturare fino al 300% di luce in più rispetto alla maggior parte dei terminali sul mercato. È curioso notare che tra i competitor non è presente però il Lumia 920, che in alcuni test si è già dimostrato essere ancora il riferimento in termini di scatti in notturna, anche nei confronti del nuovo gioiello HTC. Il reparto fotografico è arricchito anche da uno stabilizzatore ottico di tipo meccanico, come quello montato sul device del produttore finlandese. La fotocamera è accompagnata anche da alcune funzioni interessanti racchiuse sotto il nome di HTC Zoe:  la novità principale è la possibilità di girare video e scattare foto contemporaneamente per ottenere delle presentazioni animate composte da vari scatti, che uniti appariranno come dei piccoli video. Questi ultimi possono essere impreziositi con degli effetti e una colonna sonora. Interessante anche il fatto di poter fare piccoli editing eliminando elementi indesiderati nelle foto. Quest’ultima ci ricorda molto SmartShoot di Nokia.
 
 
Il cavallo di battaglia del One è senza ombra di dubbio il design, ma ancora di più lo sono i materiali con cui è costruito. Se il primo è molto gradevole per le linee raffinate e sottili, non è però dei più originali. In quest’ultimo periodo, come possiamo notare, la fantasia dei produttori ha lasciato un pò a desiderare e stiamo vedendo infatti terminali sempre più simili. Tralasciando il discorso estetico sempre molto soggettivo, va riconosciuto che HTC ha voluto distinguersi sui materiali. Frutto di uno studio lungo dodici anni, gli ingegneri hanno progettato una scocca unibody completamente in alluminio nella quale sono integrate le due antenne di ricezione, una prima nel mondo degli smartphone. L’annoso problema della ricezione, con cui dovette fare i conti Apple, sembra sia stato finalmente risolto. Succederà lo stesso con “Catwalk”? Ripercorrendo le tappe dell’evento avrete capito che abbiamo trovato delle analogie tra il progetto di HTC e quello di Nokia. Entrambi i produttori hanno puntato infatti su quattro elementi fondamentali: una nuova interfaccia, un comparto fotografico innovativo con funzioni interessanti, un reparto audio curato e un design eccezionale. Se Nokia ha dimostrato di essere sulla strada giusta, muovendosi in anticipo, certo è che i concorrenti non stanno a guardare. Il nuovo HTC One ha una dotazione hardware molto superiore a quella di tutti i Windows Phone in commercio. Tanta memoria in più, un processore quad-core con grafica più potente e soprattutto un display ad alta definizione veramente bello da vedere e che fa la differenza, non contemplato ancora da Windows Phone 8 e di cui potremo godere forse a fine anno. Chiudiamo con l’auspicio che HTC decida di investire altrettante risorse sul progetto di Windows Phone 8, portando queste e magari altre idee in un nuovo terminale di fascia alta, in grado di competere ai vertici del mercato anche con la nostra piattaforma preferita.