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Lo scorso weekend abbiamo partecipato al .NET Campus di Roma, un fantastico evento in occasione del quale abbiamo avuto l’occasione di scambiare due chiacchiere con alcuni tra i più importanti partner OEM di Microsoft, tra cui Intel che ci ha, molto gentilmente, consentito di video recensire – in esclusiva italiana – il Microsoft Surface Pro, che abbiamo confrontato col modello ARM in una insolita review “a quattro”.

Era la prima volta che provavamo il Surface Pro (infatti è in vendita – attualmente – solo in USA e Canada): le sue caratteristiche, e quelle del Surface RT, le abbiamo abbondantemente analizzate in questo post (Pro) e in quest’altro (RT), quindi prerferiamo parlare delle sensazioni che si hanno nell’usarlo e nel maneggiarlo.

Considerando la robusta scocca in lega di magnesio (resistente agli urti, ma non tanto ai graffi), lo schermo Full HD, la scheda video HD 4000, 4 GB di RAM e il processore i5, il Surface Pro è davvero sottile e leggero. Il rapporto dimensioni/prestazioni è sicuramente più valido rispetto a quello del Surface RT, che è più pesante e più spesso dei corrispondenti modelli venduti dalla concorrenza. Avremmo però preferito una diagonale del display di qualche pollice più lunga, dato che l’elevata risoluzione del Surface Pro, almeno in ambiente Desktop, rende tutto più piccolo: mentre il rapporto risoluzione/pollici del Surface RT è ormai collaudato da tutti gli OEM e molto funzionale.

Punto dolente di entrambe i device è lo stand che – vi assicuriamo – ne consente l’utilizzo esclusivamente su un tavolo: Microsoft avrebbe potuto pensare ad una soluzione con almeno due altezze o – meglio ancora – uno stand regolabile a 180°.

Passando alle cover-tastiere, c’è da dire che – indubbiamente – i designer di Microsoft hanno avuto proprio una bella idea: la TypeCover è indubbiamente la più comoda, anche se leggermente più spessa e non c’è molto da dire. La TouchCover, disponibile in varie colorazioni, è davvero sottilissima, ma ha due problemini: il primo è che tende a sporcarsi, avendo una finitura vellutata-gommata, il secondo è che i tasti più larghi (tipo quello per cancellare) vanno premuti in un determinato punto per rilevare l’input. Per il resto ci vuole qualche giorno per prendere confidenza con la TouchCover, ma ci sentiamo di sconsigliarla a chi usa il PC per lavoro o per scrivere molto.

Alla domanda “Un Surface Pro può sostituire un notebook?” ci sentiamo di rispondere : non si può negare che sia per molti il device dei sogni, e in tanti sacrificherebbero un pizzico di usabilità per questo gran bel pezzo di design. Sebbene a livello software sia un normalissimo computer con Windows 8 Pro, ha alcune limitazioni a livello hardware: una sola porta USB, porta HDMI che richiede l’adattatore, non ha GPS ed NFC e molto altro. Chi acquista Surface Pro deve probabilmente avere anche un desktop o un altro device più completo da lasciare a casa, per poi usare il gioiellino Microsoft come “computer di rappresentanza” quando si è in giro.

Concludiamo dicendo che si tratta sicuramente di un’ottima macchina, con un rapporto qualità/prezzo sicuramente più conveniente rispetto al Surface RT, e sperando che Microsoft ci sorprenda con un Surface 2 più completo, che possa definitivamente sostituire un notebook di fascia alta.

 

SURFACE PRO – DOPO 20 GIORNI DI UTILIZZO
Un affezionato lettore di WindowsBlogItalia ha realizzato per noi una video recensione del Microsoft Surface Pro dopo 20 giorni di intenso utilizzo. Volete sapere che ne pensa? Guardate il video sottostante!

Articolo di Windows Blog Italia