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Il Microsoft Wireless Display Adapter è un oggetto che sicuramente incuriosisce in tanti. Viene venduto in una scatola grigia, sullo stile di quelle dei Surface. Estratto ci si ritrova con un dispositivo poco più grande di un modem 3G. Da un lato presenta una connessione HDMI, dall’altro un cavo USB per l’alimentazione. Se il proiettore, o la TV, dispone di una connessione USB, sarà sufficiente collegarlo alle due prese (USB da una parte, HDMI dall’altra) per farlo funzionare. Altrimenti ci si dovrà dotare di un alimentatore con relativo cavo USB per poter utilizzare il Wireless Display Adapter.

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Sulla carta il Wireless Display Adapter sembra molto interessante. Al contrario delle soluzioni basate su DLNA o PnP, funziona con qualunque applicazione e non solo per i flussi multimediali e, al contrario della soluzione di Google (Chromecast), non è una soluzione fortemente dipendente dal supporto applicativo. In teoria funziona come un secondo monitor senza fili. Si collega al PC, si decide come debba funzionare la gestione del multi monitor e tutto si risolve in pochi minuti. Come dicevamo, sulla carta è l’uovo di Colombo per mille occasioni, dalla presentazione aziendale fino ad un utilizzo più casalingo e multimediale.

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Purtroppo la realtà non è così, e ci spiace dirlo. Il primis il Wireless Display Adapter usa Miracast come protocollo di trasmissione delle informazioni e questo implica che sia necessario operare via Wi-Fi Direct. Si tratta di una serie di specifiche che definiscono una sorta di HDMI over Wi-Fi e che implicano l’uso di una connessione wireless che sia sempre di tipo peer to peer, indipendentemente dalla presenza di un Access Point.

Solitamente una normale periferica DLNA si associa alla rete wireless di casa o dell’ufficio per poi essere scoperta dai dispositivi in grado di pilotarla. La trasmissione dei dati avverrà comunque sempre attraverso la Wireless LAN. In questo caso invece, il Wireless Display non viene collegato alla rete Wi-Fi preesistente, ma collegato direttamente dispositivo per dispositivo con un’associazione che ricorda il pairing di Bluetooth.

Il primo problema che abbiamo riscontrato è che non tutte le schede supportano questa modalità. Su quattro computer / convertibili che abbiamo testato, solo due hanno riconosciuto senza problemi il display remoto (e tutti questi avevano un adattatore wireless Intel). Gli altri non permettevano il funzionamento. Non stiamo parlando di macchine antiquate. Il primo è un Acer Aspire V5 con a bordo un processore AMD A6. Il secondo di un ASUS K56JK, un top di gamma Asus uscito lo scorso novembre. Un Asus T100TA e un Mediacom W910 hanno invece funzionato correttamente.

Quando la periferica non viene rilevata bisogna iniziare un debug che certamente non è alla portata di tutti. Occorre lanciare “dxdiag” da un prompt di DOS a livello amministratore, salvare il report in formato testuale e poi andare a controllare chi non stia supportando Miracast. I responsabili possono essere due, la scheda grafica e quella Wi-Fi. Nel primo caso, a meno di non disporre di un chipset davvero datato (il più antiquato che abbiamo provato è stato un AMD Radeon 7500M), è sufficiente aggiornare i driver. Oramai AMD, nVidia e Intel supportano Miracast senza problemi nelle ultime release. Nel secondo caso può essere un problema. Abbiamo scoperto a nostre spese che specialmente i chipset Atheros mal digeriscono Miracast. Il chipset montato sull’Acer, un AR5BWB222, ha iniziato a supportare Miracast aggiornando i driver (anche se con risultati imbarazzanti), mentre quello presente sull’ASUS, un AR956x, si è categoricamente rifiutato di funzionare anche con il nuovo driver.

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Per gli altri due dispositivi? Sia per il T100 sia per il W910 il collegamento è stato immediato. Audio e video vengono ridiretti al TV subito dopo che si è scelto di proiettare il video. Purtroppo la qualità non è stabile. I risultati migliori li abbiamo ottenuti con l’Asus T100. Duplicando lo schermo e utilizzando il tablet si nota un ritardo endemico di qualche frazione di secondo, ma comunque nulla che possa inficiare l’esperienza d’uso. Presentazioni, filmati (anche in HD e con audio Dolby Digital), fotografie vengono gestiti fluidamente. Sfortunatamente la connessione, indipendentemente dal computer, non è mai stata stabile. Periodicamente il dongle la perdeva ed è stato necessario ripristinarla.

Abbiamo scaricato l’applicazione di gestione del Wireless Display Adapter dallo Store di Windows. Con questa abbiamo regolato alcuni parametri e aggiornato il firmware all’ultima versione. I risultati non sono cambiati in maniera drastica.

Quindi? Certamente una buona idea, utile per un uso saltuario, ma è necessario verificare molto bene il proprio hardware prima di acquistarlo (anche chi ha un Surface Pro 3 ha avuto problemi). L’hardware ha delle potenzialità, ma il prodotto, per ora, non è maturo.

Articolo di Windows Blog Italia

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