Esky retrocamera Copertina

Che siate degli appassionati di tecnologia in cerca di gadget per la propria auto, dei possessori di veicoli ingombranti stanchi di manovre impossibili o semplicemente degli automobilisti in erba, una telecamera da montare sul paraurti o sul portellone posteriore potrebbe stuzzicare il vostro interesse, soprattutto se proposta a meno di quanto verrebbe a costare una eventuale riparazione. Stiamo parlando del sistema di visione posteriore targato Esky, che promette di mostrarvi la retromarcia da un nuovo punto di vista, per appena 45 €. Varrà la pena acquistarlo? WindowsBlogItalia l’ha provato per voi – scopriamolo insieme.

MONTAGGIO

L’aspetto più ostico di questo genere di prodotti è sempre il montaggio. Saremo bruschi: non è un’impresa alla portata di chi non abbia un minimo di pratica con questo genere di cose. Ma il sistema Esky non è un prodotto rivolto a coloro che vogliono la pappa pronta, che probabilmente saranno più propensi a scegliere alternative offerte dalle varie case automobilistiche, il sistema Esky è un prodotto per coloro che preferiscono farsi da sé il lavoro – e sapete bene come si dice su “chi fa da sé”. Abbiamo voluto, dunque, cimentarci da soli nel montaggio, piuttosto che rivolgerci a un elettrauto, proprio per immedesimarci in quelle persone che probabilmente leggeranno con più attenzione questa recensione, per cercare di soddisfare ogni loro quesito.

Il sistema Esky arriva con tutto il necessario per il montaggio, un manuale d’istruzioni, in inglese, che in tutta sincerità abbiamo trovato abbastanza esaustivo ma non troppo chiaro – avremmo apprezzato qualche dettaglio in più, ecco – e un monitor TFT-LCD da 4,3”. Avrete bisogno di passare dalla ferramenta per procurarvi due bulloni, coi quali fissare la telecamera, e una molla che vi faciliti il lavoro coi cavi, dopodiché sarete pronti.

Ma bando alle ciance, passiamo ai fatti. La cosa migliore è cominciare dai cavi della telecamera: questa ha due uscite, una per la corrente e una per il segnale video. La prima va collegata alle luci della retromarcia, affinché il sistema si accenda solo quando quest’ultima è inserita. L’operazione potrebbe risultare più lunga qualora la vostra auto non abbia le suddette luci sul portellone, ma niente paura: usando la molla non dovreste avere troppi problemi, soprattutto grazie al fatto che il cavo fornito copre ampiamente la distanza. Fissate la telecamera sul telaio (preferibilmente sul portellone) dell’auto con i bulloni presi dalla ferramenta – dopo aver fatto i buchi con un trapano. In alternativa, se non temete furti, potete fissarla sul porta targa. Il fatto che si possa aggiustare l’orientamento dell’obiettivo fa sì che non ci sia bisogno di preoccuparsi di posizionarla all’altezza giusta – l’importante è che non sia troppo a destra o troppo a sinistra.
Collegare la seconda uscita, quella del segnale video, costituisce il vero cuore dell’impresa. Tocca, infatti, smontare gli interni e far passare il cavo giallo dal portellone sotto i sedili fino al cruscotto. Di nuovo, la molla sarà indispensabile, insieme a molta pazienza e olio di gomito. Qui, però, vorremmo fare un appunto: il cavo in dotazione copre tranquillamente la lunghezza della maggioranza delle auto da città, ma non è abbastanza per veicoli più grandi, quali autocaravan (camper) e camion. Il che crediamo sia una pecca, visto che probabilmente quelli che necessitano di un prodotto del genere sono proprio i proprietari di questi veicoli. Ad ogni modo, l’azienda si offre di fornire assistenza a chi abbia bisogno di cavi più lunghi.
Inoltre, su Amazon si può trovare un kit per il montaggio wireless, sempre marcato Esky, comprensivo di segnalatore e ricevitore, da collegare rispettivamente a camera e display, a un prezzo di circa 20 €. A nostro avviso va a pesare un po’ troppo sul budget finale – l’appeal del prodotto sta proprio nel rapporto qualità/prezzo – ma costituisce sicuramente una soluzione infinitamente più comoda in situazioni “estreme”.

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Superato quest’ostacolo, resta da montare il monitor. Collegatelo all’accendisigari per l’alimentazione e al cavo giallo per il segnale video – interessante la presenza di un secondo jack, quello bianco, che rende possibile un ulteriore collegamento a una qualsiasi altra fonte video.
Infine bisogna dargli una collocazione. Purtroppo qui non vale lo stesso discorso della telecamera. Lo schermo, infatti, non ha un angolo di apertura regolabile a piacimento. Anzi, è un po’ come i kickstand dei vecchi Surface: o è chiuso o è aperto, stop. Perciò fate attenzione a posizionarlo su una superficie piana, in modo che sia stabile, e fate mille prove per assicurarvi l’angolo di visione migliore, prima di fissare la base con l’adesivo in dotazione; quest’ultimo, infatti, ha una presa molto forte e potrebbe essere problematico da staccare in caso di ripensamenti.

Rimanga fra noi, del monitor abbiamo molto apprezzato il fatto che si presti facilmente a qualsiasi tipo di modifica: la scocca in plastica, con base in alluminio, si smonta in pochi minuti, il che permette, ad esempio, di far uscire il cavo da una seconda fessura (creata ad hoc), per renderlo invisibile o, ancora, di estrarre display e cornice per incavarli nell’auto – con i dovuti accorgimenti – come fossero un computer di bordo. Non è qualcosa che normalmente elencheremmo fra le qualità di un prodotto (dato che comporta la rimozione del sigillo di garanzia), eppure davanti a tanta versatilità ci siamo sentiti come un bambino in un negozio di LEGO. Siamo sicuri che quest’aspetto possa fare la differenza per qualcuno.

Esky camera - display aperto (2)

A lavoro compiuto, l’impatto estetico è sorprendentemente gradevole: la telecamera, racchiusa in un’asta d’alluminio, mima alla perfezione il telaio dell’auto (nel nostro caso, è anche meglio del telaio dell’auto), restituendo inoltre un feeling premium non solo alla vista, ma anche al tatto.
Peccato non poter dire lo stesso del monitor che, per meno di 50 €, non potevamo certo pretendere fosse anch’esso interamente in alluminio. A scocca chiusa poi, non dà per niente nell’occhio (né, cosa importante, intralcia la visuale del guidatore). Premendo il pulsante sul lato anteriore della scocca, questa si aprirà da sola, tramite un sistema a molla, e mostrerà il display da 4,3”, con una risoluzione di 480 x 272 pixel, che purtroppo non sfrutta al massimo le potenzialità della telecamera HD; ma poco importa, perché è luminosissimo. Davvero non ci saremmo mai aspettati che – complice forse la finitura opaca – l’immagine rimanesse nitida e perfettamente visibile anche sotto il Sole cocente di quest’estate.

PRESTAZIONI ED ESPERIENZA D’USO

All’inizio bisogna farci l’occhio. La ripresa, infatti, è grandangolare, con un’ampia apertura di 170°, e permette di avere una visione periferica completa, a scapito della percezione della distanza. Risultano, a tal fine, utilissime le linee guida preimpostate nel display, che segnano la distanza coi colori: un oggetto che si trovi dove la linea è verde disterà circa un metro dalla vostra auto, fino ad arrivare ai 5/10 cm della zona rossa. Se qualcuno se lo stesse chiedendo, la telecamera (ovviamente) non è in grado di fornire segnali acustici quando l’auto è a rischio collisione. Noi, però, non ne abbiamo sentita la mancanza. Dopo “esserci calibrati”, infatti, riuscivamo ad intuire agevolmente quando fermarci, senza distogliere lo sguardo dallo schermo.

Le foto sono scattate di sera: il giallo è dovuto alle luci della strada.

La telecamera, inoltre, è resistente a polvere e getti d’acqua (certificata IP65), anti-nebbia e dovrebbe assicurare una buona visione anche di notte. Diciamo “dovrebbe” perché è quanto riportato sulla confezione: nei fatti si traduce in un buon uso delle luci di posizione dell’auto da parte delle lenti, che riescono a catturare luce quanto basta per distinguere gli oggetti vicini, ma niente che si avvicini a una vera visione notturna – tant’è che, se si coprono le luci, la telecamera non riesce a vedere niente. Insomma, se da un lato siamo rimasti un po’ perplessi, dobbiamo dire che non si tratta di qualcosa che abbia davvero influenzato negativamente la nostra esperienza d’uso: anche guidando per le strade di piccole località balneari, non ci è mai capitato di trovarci completamente al buio – e quand’anche decidiate di appartarvi negli anfratti più oscuri, dubitiamo che abbiate bisogno di guardare fuori dall’auto. Eccovi un esempio di quello che si vede nel buio assoluto:

Abbiamo riscontrato, invece, un vero problema nella scocca del monitor. A scanso di equivoci: no, non c’entra il fatto che sia in plastica. Purtroppo, però, dopo un po’ di usura il pulsante d’apertura tende ad andare a vuoto. E, anche quando si riesce ad azionare il meccanismo, capita che il monitor non si apra completamente. È una cosa da poco, ma alla lunga diventa tediosa: si finisce o per non aprirlo (quando si ha fretta) o per non chiuderlo più. E lasciare l’auto parcheggiata in strada con un monitor in bella vista, si sa, potrebbe comportare spiacevoli sorprese.

CONSIDERAZIONI FINALI

Dunque, ritornando alla premessa iniziale, vale la pena spendere soldi per un prodotto del genere? La nostra risposta è “sì e no”. Se il vostro veicolo, qualunque esso sia, necessita di una visione posteriore e siete alla ricerca di un sistema completo, quello di Esky è il prodotto per voi. Ha dei difetti, sì, ma ammettiamo di esserceli andati a cercare stressandolo per bene. Fra i punti di forza troviamo una dotazione completa e versatile, una telecamera di ottima fattura, regolabile ed esteticamente gradevole – a differenza di molti prodotti della categoria – e un display che in quanto a luminosità farà impallidire i vostri smartphone. Difficilmente troverete, allo stesso prezzo, qualcosa di similmente completo e apprezzabile qualitativamente. Al rovescio della medaglia, il forfait degli infrarossi potrebbe precludere l’acquisto a persone con particolari esigenze e un montaggio tutto sommato semplice, ma non alla portata di tutti, potrebbe far venire meno la componente economica qualora venisse affidato a terzi. Un acquisto che va fatto con una certa consapevolezza. Un prodotto che, nelle mani giuste, convince e molto.

Articolo di Windows Blog Italia

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