Sulla stampa e sui mezzi di comunicazione italiani di ieri 27 giugno 2016 abbiamo letto, visto e ascoltato Bill Gates, che nell’ormai lontano 1975 ha fondato la Microsoft Corporation. Naturalmente il suo attuale impegno filantropico rafforza anche la comunicazione del marchio Microsoft nel mondo e tuttavia può essere interessante sottolineare alcuni aspetti dei suoi interventi.

Prima di tutto stupisce il suo profondo senso storico: dall’uomo che ha contribuito e contribuisce ancora in maniera così determinante ad accelerare l’annullamento di spazio e tempo, riceviamo riferimenti continui e analitici alla geografia mondiale e al passato e al futuro. Nel suo parlare analizza infatti un mondo reale, fatto di Paesi e aree del mondo e di anni, cinque, dieci, venti… La sua visione è dunque storica e di pura modernità nel senso filosofico del termine: di spazio in spazio, di tempo in tempo, il progresso ha avanzato e continuerà ad avanzare secondo un’ottica positiva e inarrestabile.

Le questioni che oggi sono argomento della politica, e che in tanti casi la comunicazione presenta come drammi epocali, sono per Bill Gates dei processi, diremmo quasi dei semplici processi, che hanno vita in un tempo dato e in uno spazio geografico.
È importante questa visione ottimista e razionale, in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui la riduzione di riferimenti a spazio e tempo getta nella relatività e nella paura: per l’altro, per il domani, per il cibo, per se stessi.

Eppure forse dobbiamo anche ricordare che è proprio la modernità occidentale che ha scavato un solco profondo tra nord e sud del mondo, creando un divario tale da richiedere sforzi politici ed economici di portata globale per essere colmato. Per Bill Gates i timori possono e devono essere stroncati da un’operatività positiva e collettiva, da una comunità responsabile che deve operare all’insegna della solidarietà. La questione morale, ovvero combattere il divario tra paesi e popolazioni, è centrale per Bill Gates e ci auguriamo che lo sia per tutti.

Articolo di Windows Blog Italia
Annunziata Berrino