Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un’evoluzione che ha stravolto in un breve lasso di tempo il nostro modo di approcciarci alla realtà e alla società. L’innovazione è dietro l’angolo e talvolta non siamo in grado di interiorizzare una nuova scoperta che già se ne presenta un’altra all’orizzonte, con la promessa di cambiare nuovamente la nostra maniera di vivere, questa o altre realtà, come quella virtuale.

Le possibilità sembrano infinite, non siamo in grado di immaginarci sprovvisti di una connessione internet o di uno strumento col quale accedervi, almeno fino a quando avremo necessità di averne uno per interagire con la rete. Se il futuro sembra essere proiettato verso l’Internet of Things, l’internet delle cose sempre connesse, c’è chi sta provando a progettare il passo successivo: la possibilità di rendere qualsiasi superficie o oggetto a nostra disposizione un potenziale dispositivo interattivo, anche se sprovvisto di schermo.

Il progetto OmniTouch ideato dai laboratori di Microsoft Research consiste proprio in questo. Si tratta di un unico dispositivo, attualmente in fase sperimentale, dotato di proiettore e sensori, applicabile alla spalla dell’utente, in grado di rendere qualsiasi superficie e, addirittura gli arti, un vero e proprio smart device.

Nonostante si tratti di un prototipo, è già in grado di simulare egregiamente le funzioni di uno smarthpone o di un tablet come tap e gesture: OmniTouch proietta un ambiente con il quale è possibile interagire mediante l’utilizzo dei medesimi movimenti che siamo soliti applicare ai nostri dispositivi. Qui in basso potete vedere altre applicazioni simili.

Nei video girati all’interno dei laboratori Microsoft, vengono mostrate una serie di funzionalità che vedono protagonisti questi oggetti, che fra qualche anno – chissà – potrebbero entrare a far parte della nostra vita quotidiana, modificando nuovamente la nostra idea di dispositivo mobile.

Cosa pensate di questa nuova tecnologia? Ritenete possa essere questo il futuro che ci attende? Fatecelo sapere nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia