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Donald Trump è diventato presidente degli Stati Uniti e questo potrebbe essere un problema per Microsoft ed Apple. Le multinazionali del settore tech della Silicon Valley potrebbero incontrare presto l’opposizione del nuovo governo Repubblicano.

I repubblicani hanno già criticato le aziende del settore tecnologico riguardo la produzione dei prodotti fuori dalla nazione, come nel caso dell’iPhone di Apple. Trump ha, inoltre, più volte rimproverato Microsoft e Apple per la mancata collaborazione con il governo americano, che ha portato a situazioni come il “caso San Bernardino”.

Apple ha preferito preservare la privacy dei propri utenti, “mettendo a rischio la sicurezza nazionale proteggendo dei terroristi“, secondo alcuni ufficiali del governo. Trump, che era tra questi, promise che se fosse diventato presidente casi del genere non sarebbero accaduti, anche se questo sarebbe significato entrare nello smartphone di un utente. La soluzione proposta qualche mese fa dal magnate americano era quella di boicottare Apple, seguendo il suo esempio, che ha scritto il tweet da un iPhone.

Microsoft, all’inizio dell’anno, ha rifiutato di supportare la Convention Nazionale Repubblicana con una donazione di denaro. Il gigante di Redmond, invece, ha preferito contribuire con la tecnologia, guadagnandosi la disapprovazione di Donald Trump.

Microsoft, Apple, Google, sono tutte a rischio, con migliaia di dipendenti fuori dagli USA e, considerata la volontà del nuovo presidente di voler “rendere l’America grande di nuovo“, è probabile che vedremo presto dei provvedimenti in tal senso. A cosa porterà questa situazione per noi italiani e, più in generale, per tutti gli altri cittadini del mondo?

Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | Softpedia