Con il rilascio di Windows 10, Microsoft ha semplificato il sistema di aggiornamento del sistema operativo con l’introduzione degli aggiornamenti cumulativi il secondo martedì del mese. Tuttavia quest’abitudine potrebbe cambiare. Dopo aver stabilito due appuntamenti fissi annuali per gli aggiornamenti maggiori di Windows 10, Microsoft ha appena comunicato possibili cambiamenti per le patch mensili, che potrebbero arrivare più frequentemente.
Nuove forme di aggiornamento in Windows 10
Gli aggiornamenti rilasciati il secondo martedì del mese (denominati Update Tuesday) vengono considerati come Aggiornamenti di protezione in Windows Server Update Services (WSUS) e System Center Configuration Manager perché contengono numerose correzioni.
Con Creators Update, cambiano le modalità di update del sistema operativo:
- Ogni mese verrà rilasciato almeno uno (anche più di uno) aggiornamento non di sicurezza, che verrà identificato come Aggiornamento in WSUS e Configuration Manager.
- Gli aggiornamenti di sicurezza risolvono i problemi più gravi e verranno identificati come Aggiornamenti Critici in WSUS e Configuration Manager.
I dispositivi configurati con Windows Update for Business non installeranno automaticamente questi aggiornamenti e neanche quelli qualitativi. Per ritardare gli aggiornamenti delle funzionalità o quelli qualitativi basterà recarsi in Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Windows Update > Opzioni avanzate.
Le organizzazioni potranno scegliere con che frequenza installare questi nuovi aggiornamenti:
- Distribuire questi aggiornamenti durante il normale Patch Tuesday.
- Distribuire gli aggiornamenti in pochi dispositivi in modo da testare le eventuali incompatibilità.
- Distribuire gli aggiornamenti in modo selettivo prima del prossimo Patch Tuesday.
- Non distribuirli affatto (verranno inclusi nell’aggiornamento cumulativo del mese successivo).
Secondo Microsoft, questi nuovi aggiornamenti aiuteranno tutti gli utenti in possesso di un dispositivo Windows 10. E voi, cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.
Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | Technet
