Durante il BUILD 2017 sono state annunciate parecchie novità riguardanti il mondo dei dev. In particolare l’attenzione è stata posta sullo sviluppo cross-platform di applicazioni in ambito mobile e desktop.

Windows ama tutti i dev e tutti i device

Durante il corso della conferenza è stato possibile comprendere meglio i piani di Microsoft in ambito sviluppo. Fondamentalmente gli obiettivi dell’azienda sono due: da una parte migliorare i tool in grado di consentire il porting dei programmi Win32 nel Windows Store, e dall’altra progettare ambienti e strumenti atti a unificare lo sviluppo per le varie piattaforme. Il tutto in vista di un’espansione dal punto di vista quantitativo e qualitativo del Windows Store.

.NET Core 2.0

Consentire all’utente di scrivere meno codice e di utilizzarlo al meglio all’interno del proprio progetto, questo il motto di .NET Core 2.0. Per questa release Microsoft si è concentrata sul concedere agli sviluppatori l’opportunità di ottimizzare il proprio prodotto, risparmiando il tempo dedicato allo sviluppo e offrendo a questi ultimi strumenti efficaci per costruire un progetto.

Oltre a offrire un numero decisamente più elevato di API dedicate agli sviluppatori rispetto alla prima versione, questa release consentirà ai programmatori di utilizzare il codice già prodotto in precedenza su diversi ambienti di sviluppo come .NET Framework, .NET Core, Xamarin, Unity, e UWP aumentando la produttività e la malleabilità del codice stesso.
Particolare attenzione è stata dedicata al mondo Linux. Oltre all’arrivo delle principali distro sul Windows Store, la nuova release di .NET Core unificherà il supporto a tutte le piattaforme basate su Linux, senza la necessità di installare un Core differente per ogni ambiente, come accadeva, invece, per la versione precedente.

XAML 1.0

In vista di una sempre migliore integrazione fra le tecnologie atte allo sviluppo, Microsoft ha presentato la versione 1.0 di XAML, un linguaggio di markup unificato in grado di consentire agli sviluppatori di accedere a una libreria di codice condiviso, consentendo a questi ultimi di convertire con semplicità i propri progetti fra un ambiente nativo e un altro.

Concedere agli sviluppatori strumenti sempre migliori per effettuare il porting delle proprie applicazioni fra le varie piattaforme presenti sul mercato potrebbe consentire un migliore sviluppo del Windows Store, già da tempo al centro dell’attenzione di Microsoft.

Ritenete che questa possa essere la strada da seguire per risollevare le sorti dello store digitale di Microsoft? Fatecelo sapere nello spazio dedicato ai commenti.

Articolo di Windows Blog Italia