Con Windows 10 Creators Update Microsoft ha introdotto nel suo sistema operativo la funzionalità Luce Notturna, che riduce le emissioni di luce blu dallo schermo, in risposta alle relativamente recenti scoperte in merito agli effetti da esposizione prolungata alla luce blu sul nostro organismo, non solo a livello della vista. Ecco cos’è esattamente e perché questa semplice feature può tutelare la salute degli utenti che utilizzano regolarmente il loro PC nelle ore serali.

Cos’è la funzione Luce Nottura e a cosa serve

Come attivarla

Luce Notturna è una funzione di Windows 10, attivabile (attualmente solo su PC) da chiunque abbia aggiornato il proprio dispositivo a Creators Update. La gestione è molto semplice: vi si accede da Impostazioni > Sistema > Schermo, dove comparirà come seconda voce della lista. È possibile scegliere tra attivazione manuale, automatica (Windows attiverà Luce Notturna dal tramonto fino all’alba) oppure in orari fissati dall’utente. Una volta attiva noteremo come, gradualmente, lo schermo risulterà traslare a colori più caldi e quindi una riduzione della componente blu della luce emessa dallo schermo.

Cos’è la luce blu

La definizione di luce blu sta nel suo stesso nome: è la parte dello spettro della luce visibile all’occhio umano che risulta blu alla vista. Più precisamente, comprende le onde elettromagnetiche con lunghezza d’onda tra 380 e 500 nanometri. La fonte principale di luce blu è, ovviamente, il Sole; normalmente l’occhio umano sarebbe esposto alla luce in generale (quindi anche a quella blu) esclusivamente nelle ore diurne. Sappiamo bene che invece nella società contemporanea, con l’avvento degli schermi digitali, l’uomo allunga, in certi casi considerevolmente, l’esposizione della sua vista alla luce. I display di PC, smartphone, TV e qualsiasi altro schermo o dispositivo LED sono fonti di luce e quindi emettono anche luce blu.

Perché la luce blu può essere dannosa

Una domanda che sorge spontanea potrebbe essere: perché a essere potenzialmente dannosa è proprio la luce blu? Tra la luce visibile, quella blu è quella con la lunghezza d’onda più corta, cioè quella contenente la più alta dose di energia, in contrapposizione, ad esempio, alla luce rossa, che ha una lunghezza d’onda di gran lunga maggiore e quindi un’energia molto minore. Per intenderci, la luce blu è tra la luce visibile quella più simile ai raggi ultravioletti (UV), noti per essere potenzialmente dannosi a causa del loro alto contenuto in energia. Questa sua proprietà rende la luce blu capace di avere delle influenze sul corpo umano da non sottovalutare, specie se si utilizzano schermi nelle ore notturne e in particolare fino a pochi minuti prima di andare a dormire. Ovviamente, come in qualsiasi altra situazione, la sensibilità alla luce blu varia anche di molto da individuo a individuo

Gli effetti dell’esposizione da luce blu sull’uomo

Diversi studi hanno dimostrato effetti interessanti riguardanti la luce blu. L’esposizione naturale (cioè solo durante il giorno) dell’occhio a questa luce è necessaria, in quanto regola il ciclo veglia/sonno e migliora il ritmo cardiaco. Un’esposizione prolungata ha sintomi eccitanti, come l’aumento dell’attenzione e delle facoltà mentali, talvolta anche un miglioramento dell’umore (come quando si assume un energy drink). Le cose cambiano quando si ha un’esposizione cronica, che causa degli effetti tutt’altro che benefici: irregolarità del ritmo cardiaco, problemi alla vista, dolori alla schiena, mal di testa, stanchezza fisico/psichica, irritazioni alla retina, per citare quelli ampiamente dimostrati. I sintomi più riscontrati sono i problemi alla vista (come la difficoltà di mettere a fuoco e la sensazione di secchezza degli occhi) e i disturbi al sonno. Chiunque faccia uso intenso di PC, smartphone e altri dispositivi con schermo durante la notte o comunque fino a poco prima di dormire dovrebbe essere consapevole di questi effetti: ad esempio risvegli eccessivamente faticosi e vista appannata possono significare che vi siete esposti troppo a lungo alla luce degli schermi digitali.

Una semplice funzione che può aiutare molto

Luce Notturna in Windows 10 diminuisce la luce blu emessa dallo schermo nelle ore serali e quindi tutela concretamente la salute dell’utente. Se non l’avete già fatto, vi consigliamo di provarla per almeno una settimana e di cercare di verificare dei cambiamenti in particolare sulla qualità del vostro sonno e dei vostri risvegli.

Avete riscontrato miglioramenti al vostro benessere utilizzando la luce blu? Fatecelo sapere nei commenti!

Articolo di Windows Blog Italia