In Cina sarebbe in atto una vera a propria repressione silenziosa nei confronti di una comunità di persone utilizzando anche falle dei sistemi operativi.

La repressione degli Uiguri con degli hacker

Stando a quanto riportano alcune indiscrezioni rilasciate da Google Project Zero, il governo cinese avrebbe assunto degli hacker per sfruttare numerose falle all’interno dei sistemi operativi più famosi, iOS, Android e perfino Windows. Lo scopo sarebbe ancora più subdolo, tenere traccia e monitorare gli Uiguri, una minoranza etnica turcofona di religione islamica che vive nel nord-ovest della Cina e da sempre invisa al governo cinese per la sua volontà indipendentista.
Il sistema operativo più sfruttato sarebbe quello di iPhone, bucato a cinque riprese tramite l’accesso ad alcune pagine web che permettevano l’accesso completo agli smartphone e alla loro posizione per un arco di tempo di ben due anni e all’insaputa di Apple.
Stando a quanto è emerso dai ricercatori, sarebbe coinvolto anche Windows nei medesimi scopi, ma senza rivelare in quale entità. Microsoft ha già commentato l’accaduto:

Microsoft ha un forte impegno per le indagini sui problemi di sicurezza segnalati e, qualora vengano divulgate nuove informazioni, adotteremo le misure appropriate per proteggere i clienti.

A parte la spiacevole vicenda che riguarda la comunità degli Uiguri, fa riflettere come un gruppo di hacker abbia potuto sfruttare tali falle per ben due anni, con tanta facilità, a fronte della potenziale pericolosità che queste avrebbero potuto avere per gli utenti del mondo intero.

Che ne pensate di questa vicenda? Fatecelo sapere nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | Forbes