Windows 10X su Microsoft Surface Neo

Quasi sei anni fa Microsoft annunciava Windows 10 e la Universal Windows Platform che, utilizzando le API Windows Runtime (WinRT), avrebbe permesso di sviluppare un’unica app e vederla funzionare su tutti i tipi di dispositivi con il nuovo sistema operativo made in Redmond, dai PC agli smartphone e tablet, schede per l’IoT, console e nuove categorie di device come HoloLens.

Le UWP risorgono …da Windows 10 Mobile

La piattaforma UWP, per quanto promettente, non ha mai suscitato un grandissimo interesse da parte degli sviluppatori (a parte alcuni entusiasti che hanno mostrato tutto il potenziale di questa tecnologia). Microsoft quindi ha ampliato il significato di UWP e Windows App concedendo agli sviluppatori di “mescolare” l’utilizzo di API WinRT con le vecchie Win32, dando anche la possibilità, con Xaml Islands e le librerie WinUI, di utilizzare i moderni elementi grafici in programmi scritti con le vecchie API esclusivamente per Windows Desktop.
Ma le applicazioni UWP così com’erano state pensate originariamente esistono ancora e adesso sono più vive che mai grazie al recentemente annunciato Windows 10X, un sistema operativo interamente basato su questa piattaforma, che risorge dalle ceneri di un inaspettato predecessore: Windows 10 Mobile.

Windows 10X: applicazioni e container

Per la sua natura, Windows 10X esegue principalmente app UWP, ma funzionano anche i vecchi programmi Win32 grazie ai Container:

  • Container Nativi – Già esistenti dagli albori di Windows 10, sono quelli delle app universali, garantiscono le migliori prestazioni in questo nuovo sistema operativo, oltre che la miglior sicurezza e durata della batteria.
  • Container Win32 – Permettono l’esecuzione della maggior parte dei programmi tradizionali per Windows, che siano WinForms, WPF o Electron da qualunque fonte.
  • Container MSIX – Introdotti con Project Centennial, vengono anche questi eseguiti in un Container Win32, ma forniscono uno strato di isolamento ulteriore rispetto a questi ultimi.
    L’architettura dei Container di Windows 10X può essere descritta dal seguente diagramma.

Le app UWP vengono eseguite direttamente dal sistema operativo Host, Windows 10X, e possono accedere alle risorse di cui gli è stato fornito il permesso. Le applicazioni universali già esistenti, come più e più volte menzionato durante le sessioni dell’ultimo evento per sviluppatori, non hanno bisogno di modifiche per funzionare nel nuovo sistema operativo (se non alcuni accorgimenti per il funzionamento su due schermi) e forniscono senza dubbio la migliore esperienza all’utente.
Le altre app vengono eseguite nel Container Win32, una sorta di Windows 10 virtualizzato (Guest), in cui possono comportarsi esattamente come su Desktop (a parte alcune eccezioni) e vengono visualizzate a schermo tramite dei client ottimizzati di Desktop Remoto (RDP Client, uno per ogni app) in esecuzione nel sistema Host.
I sistemi Host e Guest sono completamente separati, in modo da garantire l’integrità del sistema Host: sono condivise solo le cartelle utente, ovvero le Raccolte (Immagini, Documenti, Download, ecc.).

Un’altra grande fetta di app che può eseguire Windows 10X sono le Progressive Web Apps (PWA) che, grazie all’introduzione del nuovo Microsoft Edge (che viene eseguito direttamente nel sistema Host), si comporteranno come app native, anche offline, andando a colmare le mancanze del Microsoft Store; tra queste possiamo trovare tutte le app di Google, di Facebook e di altri grandi nomi.

[video] Anteprima del funzionamento di Windows 10X, il sistema operativo per i dispositivi del futuro

Quindi, ricapitolando: cosa ci fa pensare che Windows 10X possa prendere piede e non diventare un flop come, ahinoi, Windows 10 Mobile o Windows 10 S e gli altri esperimenti di Microsoft?

  • Nasce in un’era in cui le PWA possono sostituire le app native, cosa non ancora vera all’epoca degli ultimi Lumia 950 (ormai cinque anni fa).
  • Non pretende (per ora) di essere il sostituto di un sistema operativo per smartphone, per questo Surface Duo avrà Android, ma si mette in diretta concorrenza con i Chromebook, potendo non solo eseguire app web come questi ultimi ma anche, all’occorrenza, programmi classici Windows.
  • I dispositivi pieghevoli o con due schermi sono ancora solo degli esperimenti: questa volta Microsoft potrebbe aver preso il treno in tempo.

Stavolta sembrerebbero esserci i requisiti per il successo di Windows 10X e delle UWPvoi che ne pensate? Avete già provato il nuovo sistema operativo con l’emulatore? Fateci sapere tutto quello che ne pensate qui sotto nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia