Tribit XFree Go immagine di copertina

Abbiamo provato per voi le cuffie a padiglione Bluetooth Tribit XFree Go che ci hanno sorpresi una volta scoperto il prezzo a cui vengono vendute. Scoprite tutto riguardo le XFree Go nella nostra recensione completa!

Recensione Tribit XFree Go

Unboxing delle cuffie Tribit XFree Go

All’interno della confezione, molto colorata e ben realizzata, troviamo:

  • Tribit XFree Go
  • Cavo di ricarica Micro-USB – USB full-size
  • Cavo con jack audio da 3,5 mm su ambo i lati
  • Custodia protettiva realizzata in EVA
  • Manualistica, anche in italiano, e garanzia 18 mesi

Design e qualità costruttiva

Avendo già recensito diversi prodotti di Tribit – un’azienda americana che ultimamente si sta facendo un’ottima nomea nell’ambito dei gadget audio di qualità – sapevamo di poterci aspettare un’ottima qualità costruttiva. Tuttavia, siamo rimasti ugualmente e piacevolmente stupiti quando, una volta indossate le cuffie XFree Go per la prima volta dopo l’unboxing, abbiamo potuto constatare la comodità dei padiglioni, che avvolgono l’orecchio senza schiacciarlo. I cuscinetti dei padiglioni sono, infatti, molto morbidi e abbastanza grandi da isolarvi dalla maggior parte dei rumori esterni senza risultare scomode: la mancanza dell’ANC (la riduzione attiva del rumore ambientale) non si fa così tanto sentire e avrebbe sicuramente portato il prezzo a salire significativamente. La seconda cosa che ci ha subito colpiti è il peso: quando indossate, quasi non si sentono. Merito sicuramente anche della costruzione in policarbonato, che riesce a contenere il peso sui 225 grammi, ben bilanciati, che non vanno a gravare sulla testa anche dopo diverse ore.

Tribit ha provato a rendere un minimo più interessante la linea di queste cuffie che sembrano un po’ smorte a causa del classico colore nero: la parte esterna dei padiglioni è caratterizzata da un design traforato con la forma a “X” del logo Tribit XBass. Un piccolo anello di colore argento va a dividere graficamente il padiglione tra il cuscinetto e la parte in plastica, aggiungendo un piccolo tocco di colore alle cuffie.

Sul padiglione destro sono presenti il pulsante di accensione, necessario per la connessione delle cuffie tramite Bluetooth e per il pairing, il microfono, un piccolo LED e i pulsanti per alzare e abbassare il volume. Il pulsante di accensione/spegnimento serve anche, attraverso un click singolo, a riprodurre o mettere in pausa la musica, mentre i tasti volume, se tenuti premuti per 2 secondi, passano al brano successivo o precedente. Un doppio click del pulsante di accensione/spegnimento va a invocare l’assistente vocale predefinito: Cortana, Google Assistant, Siri o Bixby. Trova posto sul lato destro delle cuffie anche la porta Micro-USB per la ricarica.

Il padiglione di sinistra, invece, ospita soltanto l’ingresso per il jack audio da 3,5 mm – utile nel caso le cuffie siano scariche.

Funzionalità e connettività

Grazie all’inserimento di un chipset Qualcomm, le cuffie XFree Go possono sfruttare la tecnologia Bluetooth 5.0 e tutti i suoi vantaggi, come la possibilità di essere collegate a due dispositivi contemporaneamente – magari per poter rispondere alle chiamate anche se si è collegati al PC durante l’ascolto di musica su Spotify. Bene ma non benissimo la stabilità del collegamento Bluetooth se si associano le cuffie con dispositivi con versioni più vecchie dello standard Bluetooth, come il Bluetooth 4.0: dopo circa 7 o 8 metri il segnale inizia a perdere qualche colpo ogni 10 secondi; tuttavia, collegando le cuffie a dispositivi dotati di Bluetooth 5.0 non si riscontrano problemi di alcun tipo e ci si può anche muovere per tutta la casa senza paura di perdere il segnale. Accettabile anche il delay durante la visione di contenuti in risoluzioni più alte del Full HD: per questa fascia di prezzo non si può chiedere molto di più.

Un messaggio breve (in inglese) nei padiglioni auricolari segnala all’utente l’accensione, lo spegnimento, l’associazione e la disconnessione delle cuffie. Una piccola chicca che abbiamo apprezzato è che la pressione del pulsante di accensione/spegnimento per mettere in pausa la riproduzione multimediale introduce un piccolo fade in / fade out per non far risultare troppo brusca la ripresa o la pausa dell’audio. Queste piccolezze non sono da dare per scontate, vanno a migliorare l’esperienza d’uso di questi gadget, fanno la differenza tra dispositivi di un certo livello e tutti gli altri – sono la dimostrazione che questi sono prodotti sono stati pensati accuratamente e realizzati per fornire l’esperienza utente migliore possibile.

Il chipset Qualcomm ha permesso a Tribit di dotare le XFree Go della tecnologia CVC 8.0 per la cancellazione del rumore, che va ad attivarsi quando si utilizza il microfono integrato per le chiamate o per parlare con l’assistente vocale del dispositivo. Il microfono è di qualità accettabile, il minimo indispensabile per farsi sentire dall’altro interlocutore senza distorsioni o parole troncate.

Qualità del suono

Due driver da 40 mm forniscono alle cuffie Tribit XFree Go un buon volume in uscita, un suono avvolgente, con un’equalizzazione di base sufficiente. Per un ascolto generalista sono perfette, ma un orecchio più attento può cogliere spesso una piccola confusione tra le frequenze medie-alte e medie-basse. I bassi sono presenti e abbastanza profondi, anche se è facile riconoscere che c’è un minimo di bassboost artificiale – una funzionalità che può o non può essere gradita. È anche vero che un utente più attento a queste cose cerca indubbiamente prodotti di fasce di prezzo superiori, ma è importante farvelo notare.

A volume massimo si vanno a perdere molti dettagli delle tracce audio di qualità, soprattutto nelle frequenze medie e basse; in compenso, il suono non viene distorto in nessun caso. La qualità complessiva del suono migliora leggermente quando si utilizza il cavo, invece di usare la connettività Bluetooth.

Batteria e autonomia delle cuffie

La batteria integrata nelle cuffie XFree Go offre soddisfazione agli ascoltatori assidui: potrete continuare a usarle collegate con il Bluetooth per oltre 20 ore. Nelle nostre settimane di test abbiamo constato con piacere che dovevamo ricaricare le cuffie soltanto ogni circa 5 giorni, con diverse ore di uso giornaliero a volume intorno al 40 %. In stand-by non c’è alcun tipo di draining anomalo della batteria, per cui è possibile lasciare le cuffie in un cassetto per diversi giorni, riprenderle e avere ancora la stessa autonomia che ci si aspetta.

La ricarica avviene tramite la porta MicroUSB e viene completata in poco meno di due ore se le batterie sono completamente scariche. Sebbene manchi una porta USB Type-C, ormai indispensabile su qualsiasi dispositivo elettronico nel 2020, è presente la ricarica rapida, che consente di ottenere 4 ore di autonomia con soli 10 minuti di ricarica – meglio di niente.

Prezzo e conclusioni

Veniamo al punto focale di questo prodotto: le cuffie XFree Go costano solo 29,99 € su Amazon, un prezzo che, a nostro avviso, le rende un acquisto quasi obbligato per chiunque stia cercando un paio di cuffie a padiglione comode, di qualità esoprattutto senza spendere una fortuna. Ci sono alcune mancanze, come l’ANC e una porta USB Type-C, ma se la rinuncia a queste due piccole feature porta il costo in una fascia di prezzo in cui queste cuffie probabilmente non hanno rivali, siamo totalmente a favore della scelta di Tribit.
Trovate il link per l’acquisto delle XFree Go in fondo all’articolo.

Valuterete l’acquisto delle cuffie Bluetooth Tribit XFree Go? Quali cuffie utilizzate abbinate al vostro PC o al vostro smartphone? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti.

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