Sulla scia di Microsoft, negli scorsi giorni Apple ha annunciato il passaggio ai processori ARM abbandonando i processori Intel sui futuri Mac.

14 APRILE 2021 | Dopo diversi mesi di test, la nuova versione stabile di Parallel Desktop 16.5 supporta ufficialmente il nuovo processore ARM Apple Silicon M1: è quindi possibile far girare l’ultima versione di Windows on ARM a bordo del nuovo MacBook con Apple Silicon M1.

23 DICEMBRE 2020 | Nel video in alto potete vedere Windows on ARM in esecuzione sul nuovo MacBook con Apple Silicon M1 con Parallel Desktop. Nel video in basso potete vedere una guida passo passo su come avviare WoA sui nuovi MacBook.

18 DICEMBRE 2020 | L’ultima versione di Parallel Desktop supporta il nuovo processore ARM Apple Silicon M1, è quindi possibile far girare l’ultima versione di Windows on ARM a bordo del nuovo MacBook. Stando ai primi benchmark, le prestazioni su Windows on ARM sono raddoppiate rispetto a Surface Pro X.

1 DICEMBRE 2020 | Se foste interessati a provare Windows on ARM sui nuovi MacBook con Apple M1, trovate una guida passo passo a questo indirizzo.

29 NOVEMBRE 2020 | Dopo i primi esperimenti con Apple Silicon M1, i benchmark mostrano come Windows on ARM virtualizzato sul primo MacBook con processore ARM sia più veloce che a bordo di Surface Pro X.

27 NOVEMBRE 2020 | Appena pochi giorni dopo le parole di Federici, arriva puntualmente la prima installazione di Windows on ARM a bordo del nuovo MacBook con processore Apple Silicon M1. Si tratta di un’installazione virtualizzata di una build di Windows Insider tramite QEMU, che gira nativamente su architettura ARM.

Dai primi test sembrerebbe che giri tutto liscio, sebbene sia solo un primo tentativo e le prestazioni siano promettenti anche con applicativi x86, vicine a quelle di Rosetta2.

22 NOVEMBRE 2020 | Contrariamente a quanto circolato lo scorso giugno, Apple sembrerebbe aperta all’eventuale installazione di Windows on ARM sui nuovi MacBook dotati del nuovo processore Apple Silicon M1 basato sulla stessa architettura.

Dipende davvero da Microsoft. Abbiamo le tecnologie di base per loro per farlo, per eseguire la loro versione ARM di Windows, che a sua volta ovviamente supporta le applicazioni in modalità utente x86. Ma questa è una decisione che Microsoft deve prendere, per portare in licenza quella tecnologia affinché gli utenti possano eseguirla su questi Mac. Ma i Mac ne sono certamente molto capaci.

Consapevoli che il “vecchio” BootCamp non funziona più, si tratterebbe quindi nella migliore delle ipotesi di virtualizzare il sistema operativo Microsoft tramite software come Parallels e VMWare, che hanno già annunciato l’arrivo del supporto.

Windows sui Mac

Apple ha deciso di copiare la strategia Microsoft e puntare sull’architettura ARM abbandonando quella x86 dei processori Intel attualmente a bordo della gamma Mac. Tra gli aspetti negativi di questo importante passaggio c’è la perdita del supporto di Boot Camp, come confermato da Craig Federici di Apple in un commento a questo preciso aspetto sulle future generazioni di portatili della Mela.

Non vogliamo avviare direttamente un sistema operativo alternativo. La via è la virtualizzazione pura e semplice. Questi hypervisor possono essere molto efficienti, quindi non c’è la necessità di un avvio diretto.

Per chi non lo sapesse, Boot Camp permette una vera e propria installazione di Windows, in parallelo a quella di macOS, che trasforma a tutti gli effetti il vostro Mac in un PC. Al momento non è chiaro se Microsoft permetterà un giorno l’installazione di Windows tramite una versione di Boot Camp per la l’architettura ARM e se farà in modo di mettere a disposizione delle licenze di Windows on ARM.

In altre parole non sarà più possibile avere una versione di Windows nativa a bordo dei Mac, ma solamente virtualizzata appoggiandosi a software come Parallels. Che ne pensate di questa faccenda? Credete che possa danneggiare le vendite dei futuri Mac o gli utenti che li acquisteranno? Ditecelo nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia
Fonti | 1, 2