Un ex-dipendente Microsoft si è detto scioccato dalla nuova interfaccia di Windows 11 e più nello specifico dal menu Start.

Il menu Start della discordia

In una serie di tweet l’ex-capo designer Microsoft Jensen Harris ha espresso tutte le sue perplessità circa l’esperienza d’uso del nuovo sistema operativo, e in particolare quella del menu di Start alle prese con una semplice operazione come la ricerca del browser tramite la parola “Chrome” (immagine in alto).

Il menu Start è l’esperienza utente di punta di Microsoft. Dovrebbe rappresentare il miglior design dell’interfaccia utente di cui l’azienda è capace. Oggi ho cercato “chrome” in Windows e sono rimasto scioccato dall’esperienza dell’utente.

Ma non è tutto, l’ex direttore del team che si è occupato del design di Windows 8 ha l’impressione di una grande confusione tra le varie parti dell’interfaccia del menu Start, arrivando a paragonarlo alle toolbar di Internet Explorer.

È solo molto confuso. Il lato sinistro sembra essere stato creato da un designer. Potremmo cavillare su alcune delle scelte di design, ma non è questo il punto. Il lato destro assomiglia alle mie barre degli strumenti di Internet Explorer nel 2008.

Il suo disappunto è così forte che il banner di destra nei risultati di ricerca sembra quello installato tramite qualche adware che qualche anno fa si prendeva navigando sul web.

Cominciamo dall’alto. Cosa sta succedendo con il banner pubblicitario dell’era Web 1.0 Geocities per un’app “Bing Wallpaper”? Sinceramente, sembra che sia stato infettato da un virus. Il testo è disallineato e si trova sopra uno sfondo dell’era di Windows Vista. Ma diventa più strano.

Le critiche poi si spostano sul piano del design, dove l’ex capo della user-experience di Windows critica pesantemente le numerose incongruenze e inconsistenze dell’interfaccia, a partire da angoli arrotondati misti a spigoli, testi, pulsanti e altri elementi dell’UI disallineati. Ci regala anche un aneddoto interessante.

Il design conta. I dettagli contano. Soprattutto nell’interfaccia utente iconica come il menu Start di Windows. Ricordo che il team ha creato una legatura speciale nel carattere dell’interfaccia utente di Segoe (usato in Windows) per allineare magnificamente “S” e “t” per la parola “Start”. Ecco quanto è stato importante Start per Microsoft.

L’ultima stoccata riguarda la posizione del pulsante Start. Secondo Harris l’aver spostato il bottone al centro non è stata una buona idea perché la posizione nell’angolo sinistro era ormai radicata nella mente degli utenti.

A proposito, prima che tu chieda, penso che spostare il pulsante Start al centro della barra delle applicazioni non sia stata una buona mossa. La posizione d’angolo non solo ha avuto decenni di memoria muscolare, ma ha anche sfruttato perfettamente la legge di Fitts per renderlo idealmente facile da prendere di mira. Peggio per il mouse, peggio per il tocco.

Forse non è al corrente che il pulsante Start si può spostare così come si possono disabilitare i risultati di Bing Search nelle impostazioni. E voi? Siete d’accordo con le affermazioni dell’ex-designer Microsoft o dissentite? Diteci la vostra nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia