Nonostante il periodo di test e le modifiche apportate appena pochi giorni dal lancio, Microsoft lavora alla chat di Bing da ben cinque anni.

La chat di Bing è in fase di test da anni

Nei primi giorni di test sono emersi molti riscontri positivi dal lancio di Bing Chat e anche alcuni aspetti che Microsoft avrebbe preferito lasciare nascosti, come abbiamo potuto vedere in quest’altro articolo. Tra questi ci sono i riferimenti a informazioni riservate fuoriusciti dalle conversazioni degli utenti con l’AI conversazionale, rivelando ad esempio il proprio nome in codice interno “Sidney”. Secondo alcune indiscrezioni, con questo nome Microsoft starebbe testando pubblicamente il suo chatbot in alcuni paesi da quasi tre anni, all’insaputa di tutti, come testimoniano i report dei tester già lo scorso novembre.

Sydney è un vecchio nome in codice per una funzione di chat basata su modelli precedenti che abbiamo iniziato a testare in India alla fine del 2020.

In realtà il progetto che ha portato alla creazione di Bing Chat sarebbe nato molto prima, all’incirca nel 2017. In quel periodo Microsoft aveva iniziato a testare dei bot per portare l’AI conversazionale nelle ricerche del proprio motore di ricerca con la stessa intelligenza artificiale utilizzata su Office, ma senza ottenere i risultati sperati. Il cambio di rotta decisivo c’è stato quando Microsoft ha integrato l’AI di GPT all’interno del proprio modello denominato Prometheus, raggiungendo risultati ancora migliori rispetto al modello di OpenAI.

L’estate scorsa, OpenAI ha condiviso con noi il suo modello GPT di nuova generazione, che ha cambiato le regole del gioco. Il nuovo modello era molto più potente di GPT-3.5, che alimenta ChatGPT, e molto più capace di sintetizzare, riassumere, chattare e creare. Vedere questo nuovo modello ci ha ispirato a esplorare come integrare le funzionalità GPT nel prodotto di ricerca Bing, in modo da poter fornire risultati di ricerca più accurati e completi per qualsiasi query, incluse query lunghe, complesse e naturali.   

Oltre a raccontarci le origini, Microsoft ha tenuto anche a spiegare come e perché il proprio modello sia migliore di GPT nella ricerca sul web grazie all’integrazione di ulteriori componenti che lo rendono molto efficace nelle risposte all’interno della chat.

Prometheus è un modello di intelligenza artificiale unico nel suo genere che combina i risultati dell’indice Bing, del ranking e delle risposte freschi e completi con le capacità di ragionamento creativo del più avanzato di OpenAI Modelli GPT. Prometheus sfrutta la potenza di Bing e GPT per generare una serie di query interne in modo iterativo attraverso un componente chiamato Bing Orchestrator e mira a fornire una risposta accurata e completa per la query dell’utente all’interno del contesto di conversazione specificato. Tutto in pochi millisecondi. Ci riferiamo a questa risposta generata da Prometheus come risposta Chat.

Selezionare le query interne pertinenti e sfruttare i rispettivi risultati di ricerca di Bing è un componente fondamentale di Prometheus, poiché fornisce informazioni pertinenti e aggiornate al modello, consentendogli di rispondere a domande recenti e riducendo le imprecisioni: questo metodo è chiamato grounding. In altre parole, il modello ragiona sui dati forniti da Bing e quindi è basato sui dati di Bing, tramite Bing Orchestrator.

Il passaggio finale è quando Prometheus allega le risposte di ricerca Bing pertinenti come meteo, azioni, sport, notizie e così via, alla risposta Chat, per fornire un’esperienza utente più ricca e coinvolgente che sfrutta ulteriormente la potenza di Bing. Grazie alla tecnica di messa a terra di Bing, Prometheus è anche in grado di integrare le citazioni nelle frasi nella risposta della chat in modo che gli utenti possano facilmente fare clic per accedere a tali fonti e verificare le informazioni. L’invio di traffico a queste fonti è importante per un sano ecosistema Web e rimane uno dei nostri principali obiettivi di Bing.

Se non l’aveste ancora provata, la lista di attesa per provare chat di Bing è disponibile tramite il sito Bing.com/new. Per accelerare il processo è consigliato utilizzare Edge come browser predefinito, impostare Bing come motore predefinito e scaricare l’app mobile di Bing.

Che ne pensate della chat di Bing? Avete già avuto modo di provarla? Fatecelo sapere nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia
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