Microsoft Edge + Google Chrome

Grazie alla condivisione di funzionalità di Chromium, Chrome sta per ereditare di un’altra funzione esclusiva di Microsoft Edge.

Blocco avvio come amministratore di Edge arriva su Chrome

Nell’aprile del 2019, Microsoft introdusse sulla nuova versione di Edge basata su Chromium una funzione per rilevare se il browser venisse eseguito in modalità Amministratore. Una notifica appariva invitando l’utente a riavviare l’applicazione con i privilegi standard e sappiamo quanto sia importante non concedere certi permessi per una questione di sicurezza.
Nonostante Microsoft avesse migliorato tale funzione nell’agosto 2019, introducendo una flag che consentiva al browser di riavviarsi automaticamente senza privilegi di amministratore, Google non aveva mai provato ad inserire questa importante feature di sicurezza nel suo prodotto di punta, Chrome. Finora, perché le cose stanno per cambiare.
Stefan Smolen, ingegnere informatico in Microsoft, nelle scorse ore, ha aggiunto a Chromium lo stesso codice contenuto finora in Edge. Il browser di Google seguirà lo stesso comportamento della controparte di Microsoft se rilevasse dei privilegi elevati.

De-elevare automaticamente gli utenti che avviano Chrome con privilegi elevati

Questa CL si basa sulle modifiche apportate in Edge, intorno al 2019, che tenta di de-elevare automaticamente il browser quando viene eseguito con
la parte elevata di un token diviso/collegato.

Questo tenta automaticamente un riavvio una volta, e poi se fallisce ancora ritorna al comportamento attuale (che tenta di avviare l’amministrazione).
Aggiungiamo un’opzione della riga di comando per impedire il riavvio automatico se, per qualunque sia il motivo, torniamo di nuovo in modalità amministratore.

Ci aspettiamo che il cambiamento sarà visibile già nei prossimi aggiornamenti di Chrome, sicuri che ciò contribuirà a rendere più sicura la navigazione degli utenti sul Web.

Cosa ne pensate di questo retroscena? Credete che Microsoft e Google collaboreranno ancora? Fatecelo sapere lasciando un commento qui sotto.

Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | Leopeva64