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È passato più di un anno dall’inizio del test pubblico di Windows 10 Mobile, un’autentica gestazione iniziata nel febbraio del 2015 con il lancio del programma Insider e della prima build. Da allora molte cose sono cambiate e alcune promesse non sono state purtroppo mantenute.

Facciamo qualche passo indietro: Windows 10 Mobile rappresenta il terzo reboot del sistema operativo mobile di Microsoft, il terzo tentativo – forse quello buono – di attecchire nella terra di Android e iOS. Se su Desktop domina il mercato, la situazione è esattamente opposta sul fronte mobile. Finora i fan di Windows Phone, in larga parte dei Lumia, nel bene o nel male hanno resistito, percorrendo una strada perennemente in salita, dall’introduzione di Windows Phone 7, accettando il mancato passaggio a Windows Phone 8 e sperando in Windows 10 Mobile. Purtroppo – in parte – la storia si è ripetuta.
Con la sua piccola quota di mercato mobile, lo sviluppo di Windows 10 Mobile ha portato a Microsoft più problemi della controparte Desktop. Un evidente ritardo nello sviluppo che ha condizionato anche il lancio dei nuovi modelli in tempo per le scorse festività natalizie, con una versione ancora immatura. Nel frattempo, l’attesa e le aspettative sono cresciute, gli utenti più fedeli hanno contribuito alla causa con la consapevolezza che alla fine un upgrade sarebbe arrivato, anche come riconoscimento della pazienza dimostrata.
Il programma Insider lanciato da Microsoft non aveva precedenti: decine di migliaia di feedback e segnalazioni da parte della community hanno creato una fase beta globale in grado di fornire a Microsoft un apporto di informazioni e riscontri vastissimo. Proprio questo contributo ha maturato anche la decisione che qualche giorno fa ha fatto perdere le staffe a tantissimi possessori di Lumia delle passate generazioni. Dopo aver provato per mesi il sistema operativo ed essere passati da build pressoché inutilizzabili, aver convissuto con bug e malfunzionamenti e conoscendo per filo e per segno pregi e difetti del sistema operativo, molti si sono visti negare l’agognato upgrade.

Di punto in bianco Microsoft ha di fatto estromesso il 50 % dei telefoni candidati al rilascio – anche i propri – presentando un’esigua lista di modelli perlopiù recenti e scartando tutti quelli della seconda generazione e parte della terza. È vero che la decisione è frutto di un’oggettiva età anagrafica dei terminali in questione, alcuni dei quali – entrati nel quarto anno di vita – hanno dimostrato i loro acciacchi nei dati pervenuti in questi mesi. E proprio basandosi su questo aspetto che Microsoft – volente o nolente – ha ripetuto lo stesso errore. Chi ha partecipato al programma Insider con un modello non presente nella lista dei privilegiati si è sentito defraudato. Ma lo è ancor di più per il fatto che Microsoft ha promesso l’upgrade proprio a chi è stato escluso il giorno del rilascio globale.

I più maligni sostengono che Microsoft abbia colto la palla al balzo e mandato in pensione due generazioni di Windows Phone, che pesavano sul supporto in scadenza nel 2017. Sarebbe ingenuo non pensare che questa ipotesi non sia stata presa in considerazione da Microsoft, alla luce dei feedback degli Insider che sapevano benissimo delle reali, seppur non perfette, prestazioni dei loro device. Il malcontento cresce ancora di più su modelli di fascia alta e recenti come HTC One M8 e Lumia Icon – anch’essi privati dell’upgrade.

Le immagini parlano chiaro, l’aggiornamento era stato preannunciato già diversi mesi fa, promesso a chiare lettere ai possessori di alcuni modelli e rimangiato il 17 marzo. Tutte le tracce relative a Windows 10 Mobile sono sparite, lasciando l’amaro in bocca a molti che si sono sentiti, a giusta causa, traditi. Le speranze di alcuni su una ipotetica seconda ondata di rilasci per i modelli scartati sono state spente dalle comunicazioni sui social immediatamente dopo il rilascio. Fortunatamente è possibile rimediare aggiornando i terminali per vie traverse, come vi abbiamo già spiegato nelle nostre guide.

Si tratta, di fatto, di un errore di comunicazione – uno dei tanti – che molti rimproverano a Microsoft, più che del mancato aggiornamento in sé. Voi come avete vissuto questa faccenda? La decisione è stata giusta? Avete ancora fiducia in Microsoft?  Ditecelo nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia