L’ubiquità di Cortana è uno degli obiettivi fondamentali di Microsoft per il 2017 e per gli anni a venire. Abbiamo visto l’assistente vocale comparire al CES perfino all’interno delle auto. Il prossimo step prevede il miglioramento del riconoscimento vocale, per permettere a Cortana di lavorare ancora meglio.

Microsoft sta lavorando a due situazioni tipo: se l’utente è vicino (0,5 / 0,8 m) al dispositivo con Cortana o se l’utente è distante dai microfoni (massimo 4 m). In entrambi i casi, Cortana sarà in grado di ascoltare la voce dell’utente anche in presenza di musica o rumori di sottofondo.

Far-Field

La tecnologia far-field richiederà quattro microfoni di alta qualità che raggiungano lo standard Microsoft speech 2.0. I microfoni dovranno essere disposti in linea, al fine di poter capire la direzione del suono. Gli OEM potranno anche usare una configurazione personalizzata, ma questo richiederà ben otto microfoni, posti a formare un cerchio. Tale setup sarà sicuramente usato per dispositivi simili a Google Home o Amazon Echo.

Near-field

Quando i microfoni far-field non sono disponibili, entrano in azione i microfoni near-field, capaci di catturare la voce da 0,5 m a 0,8 m. In questo caso, Microsoft ipotizza un utente in piedi, a poche decine di centimetri dal PC.

Wake on Voice

Come vi abbiamo anticipato in quest’altro articolo, la tecnologia Wake on Voice permetterà di risvegliare un dispositivo dallo stato di standby tramite la frase “Hey Cortana“. Il PC dovrà essere nello stato di Modern Standby e dovrà avere un processore di segnale digitale dedicato all’audio. Per ora il sistema supporta il risveglio con Hey Cortana a distanza elevata (far-field) solo in Inglese americano e britannico. Tuttavia, a distanza ridotta la frase per il risveglio funziona in 14 lingue, tra cui l’italiano.

Microsoft sta incoraggiando i produttori affinché lancino dispositivi con queste funzionalità già da settembre 2017Comprereste un dispositivo smart con Cortana? Pensate che la tecnologia sia abbastanza avanzata? Discutetene nello spazio dedicato ai commenti.

Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | MSPoweruser