Addio ad-blocker Google Chrome Microsoft Edge

Google sta lavorando alla terza versione del manifesto delle estensioni per i browser basati su Chromium. L’intento dell’azienda sarebbe distruggere gli ad-blocker come uBlock Origin.

Addio a uBlock Origin per Chrome ed Edge?

La nuova versione del manifesto per le estensioni è al momento una bozza e potrebbe cambiare prima della revisione finale. Tuttavia, come fa notare Raymond Hill, autore dell’estensione uBlock Origin, alcune delle modifiche proposte per il manifesto delle estensioni v3 potrebbero segnare la fine degli ad-blocker. Il cambiamento riguarda l’API webRequest, che secondo Google dovrebbe essere sostituita da declarativeNetRequest. Il problema sorge con la natura di questa nuova API, che ha un limite di 30000 filtri: le liste attuali per il blocco dei contenuti pubblicitari invasivi sono lunghe almeno il doppio.

Se questa API declarativeNetRequest (molto limitata) sarà l’unica possibilità di creare estensioni che bloccano i contenuti, significa essenzialmente che le due estensioni che ho creato e mantenuto per anni, uBlock Origin (“uBO”) e uMatrix, non potranno più esistere.

Il cambiamento di API limiterebbe anche altre funzionalità dei content-blocker, come la possibilità di bloccare elementi multimediali più grandi di una determinata dimensione e la possibilità di disabilitare l’esecuzione di JavaScript. Se l’idea proposta da Google dovesse andare in porto, il cambiamento interesserebbe non solo Chrome, ma anche tutti gli altri browser basati su Chromiumtra cui il nuovo Edge, a cui Microsoft sta lavorando.

Addio Edge, Microsoft passa a un browser basato su Chromium

Nel frattempo, Google ha chiuso il ticket pubblicato nel bug tracker del progetto Chromium e ha spostato la conversazione in e-mail private, probabilmente a seguito delle già numerosissime lamentele degli utenti. L’unico browser per ora salvo sarebbe Mozilla Firefox. Come pensate si evolverà la situazione? Passerete a Firefox se Google dovesse implementare questo cambiamento? Diteci la vostra opinione a riguardo nei commenti qui sotto.

 Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | gHacks