La build 16212 rilasciata per errore nella notte tra l’1 e il 2 giugno non ha portato solo una sorpresa negativa, anzi.

Tracce di CShell

Siamo riusciti a provare la versione per Windows 10 IoT e abbiamo individuato diversi riferimenti a quello che sarà Shell Composer, ComposableShell, o CShell.

Il nuovo componente sembra dividersi in due parti ben distinte:

  1. Una parte universale – È presente in forma di librerie di sistema, senza alcun riferimento diretto alla famiglia su cui sono installate. Queste librerie sono state introdotte con Fall Creators Update e, nell’ultima build, questa collezione si è arricchita di nuovi elementi.
  2. Una parte presente come applicazione/estensione – Installata in una cartella con altre app di sistema, presenta evidenti riferimenti relativi alla famiglia su cui è installata.

CShell potrebbe essere l’erede di ShellExperienceHost, un componente di sistema presente fin dalle prime versioni di Windows 10 Desktop e che fa funzionare diverse componenti grafiche del sistema, come l’Action center, l’Ink Workspace, il menu Start, i popup di calendario e orologio, ecc. ShellExperienceHost non è presente nelle altre famiglie di Windows, che invece si affidano ad altri metodi, come app predefinite all’avvio o file di sistema specifici.

Nella build 16212 è stato possibile individuare, tra le app di sistema, anche un duplicato della tastiera su schermo con dei riferimenti a ComposableShell. Da notare che, a differenza della tastiera virtuale originale (anch’essa ancora presente e funzionante), non ci sono riferimenti di alcun tipo a Windows 10 IoT. Che Microsoft stia pianificando di rendere universale anche la tastiera virtuale?

L’interfaccia di Windows 10 IoT, comunque, non sembra aver subito cambiamenti e la funzione potrebbe non essere ancora completamente operativa. Sappiamo, però, che è in sviluppo ed è proprio con Fall Creators Update che potrebbe diventare realtà.

Articolo di Windows Blog Italia