Come è stato detto più volte, una delle feature su cui Microsoft si concentrerà di più nell’immediato futuro è lo sviluppo di un assistente vocale, o meglio vituale, “intelligente”, capace di interagire con l’utente tanto che su alcuni prossimi device, come riportano i rumor più recenti, potrebbe essere l’unico input con il quale interagire.

Ma prima delle grandi novità che dovrebbero arrivare a partire dal 2015, già questa primavera dovremmo avere un assaggio delle nuove potenzialità di Cortana, il nome in codice con cui Microsoft avrebbe chiamato il nuovo assistente virtuale. Quest’ultimo potrebbe fare il debutto proprio su Windows Phone 8.1. In un’intervista di Bloomberg a Peter Lee, il capo della divisione richerche di Microsoft, ha rivelato alcune interessanti informazioni sul funzionamento dell’assistente virtuale, confermandone quindi l’esistenza.

Nel video soprastante Lee, senza menzionare Cortana o possibili implementazioni future, ha spiegato come il livello di “intelligenza” artificiale raggiunto dall’assistente virtuale sia elevato. La novità non sarebbe più la capacità di ripondere alle domande dell’utente, ma come rispondere. Lee spiega che l’assistente è in grado di interpretare il comportamento dell’utente e di imparare da esso: sarebbe in grado, attraverso questo studio silenzioso e continuo delle azioni, di capire e intepretare le nostre intenzioni. L’assistente virtuale analizzerebbe così le nostre abitudini, i gesti, le scelte che facciamo ogni giorno per fornire la risposta più adeguata a noi e alla situazione.

“One way to think about it is – they try to answer questions and figure things out. One type of question is to figure out what questions? What did that person say or if you see a picture, what is in that picture or video? Another kind of question that is challenging is to answer the why questions? Why does this person want to see a certain person for an appointment? Why did this person asked these questions? Understand the intention of people.”

Nel video sono mostrati alcuni esempi pratici, come il caso dell’ascensore, ma la parte più interessante viene annunciata alla fine: l’assistente vocale sarebbe integrato all’interno di Bing o comunque sarebbe in grado di farne uso, come già è stato rivelato da alcune fonti, interpretando le nostre ricerche e migliorandole, capendo il senso delle parole cercate tanto da essere in grado di cambiarle scegliendo sinonimi o parole con significati simili.

Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | Bloomberg