Il CES 2020 è oramai alle spalle e online non si fa altro che parlare di dispositivi foldable dopo le numerose novità e conferme che lo show ha permesso di toccare con mano.

Flessibili: moda o vera rivoluzione?

Nel mondo mobile Samsung è stata la prima a rendere disponibile in massa un terminale pieghevole, il Galaxy Fold, anche se – a onor di cronaca – Royole detiene il primato nell’uscita sul mercato con il suo FlexiPi. È chiaro quindi che in un settore saturo come quello mobile le tecnologie innovative siano linfa vitale per spingere all’acquisto di nuovi device, nel settore dei PC laptop tale equazione non cambia di una virgola e difatti, con il Consumer Electronic Show, le tecnologie foldable OLED sono state ufficialmente sdoganate anche per i laptop.
Microsoft a ottobre ha stupito un po’ tutti con il suo Surface Neo, un laptop/portatile con doppio schermo che, anziché essere costituito da un unico pannello pieghevole, è composto da due elementi separati, un po’ come i terminali LG G8x o il precursore ZTE Axon M. C’è da dire che più del terminale in sé, ciò che ha piacevolmente sorpreso è stato il modo in cui, almeno a livello dimostrativo, la casa di Redmond abbia cucito un ambiente Windows in grado di valorizzare il doppio schermo: effetto wow sì, quindi, ma per ora sul fronte software – mentre per il pacchetto completo il “Coming Holiday 2020” che la dice lunga sullo stato dei lavori.

Lenovo

Cosa quindi ha davvero mostrato di interessante il CES 2020? Partiamo con una conferma: Lenovo ThinkPad X1 Fold. La serie Thinkpad a metà 2020 avrà a listino un laptop pieghevole da 13,3″ (OLED, rapporto 4:3 e risoluzione 2048 x 1536 px) con a bordo il sistema operativo Windows 10 Professional (previsto in distribuzione con Windows 10X), cuore Intel Core con tecnologia Intel Hybrid, penna Wacom e connettività mobile. Il peso dovrebbe essere contenuto in 1 Kg e il prezzo di vendita sui 2499 Dollari circa, per un terminale che, per essere alla prima di Lenovo, sembra davvero promettente. Vi lasciamo al video per avere un’idea di design e funzionalità – e rimandiamo al nostro articolo per approfondimenti.

Dell

Al CES 2020 la compagnia americana ha declinato la sua versione di foldable con due modelli, Concept Ori e Concept Duet, di cui abbiamo segnalato l’esistenza in questa news.
Il Duet è simile al Surface Neo di Microsoft, quindi una soluzione ben rodata, da anni sul fronte mobile che ha nella cerniera il fulcro dell’esperienza d’uso. Concept Ori, invece, è la vera novità, un 13″ con display “senza interruzione di continuità” che sarà reso disponibile probabilmente nel Q3 dell’anno in corso. Su specifiche tecniche, prezzi e data di rilascio Dell non si è sbottonata, e il rischio è proprio di arrivare tardi in quanto per entrambe le versioni – ci sono già Microsoft e Lenovo ai posti di partenza. Sicuramente nei prossimi mesi si avranno maggiori informazioni sui due concept perché, in aggiunta a Intel di cui andremo a parlare a breve, all’appello mancano ancora le proposte dei produttori cinesi (Huawei and Xiaomi).

Intel

Ultima e di certo singolare come proposta, Intel con Horseshoe Bend, uno dei concept più interessanti con schermo flessibile mostrati durante il CES 2020, simile alla soluzione presentata da Lenovo.

Il pieghevole di Intel è caratterizzato da una diagonale display da ben 17,3″, il che lo rende un unicum rispetto alle proposte della concorrenza: l’aspect ratio è 4:3, l’architettura a bordo basata sulle nuove piattaforme Tiger Lake e, benché sembrasse a suo agio tra le mani dei giornalisti che lo hanno testato, per il momento non ha nessuna data di uscita prevista (si parla di un generico 2021): più che altro, quindi, una vetrina pubblicitaria, la classica prova di forza del primo produttore al mondo di processori per desktop, come quando in risposta all’Asus Zenbook Duo mostrò il prototipo Honeycomb Glacier.

Con il CES 2020 alle spalle, a mente fredda, quali conclusioni trarre? È davvero necessaria l’adozione di queste soluzioni foldable anche nel mondo dei laptop?
Indubbiamente il desiderio crea la domanda, così come i fattori novità, hype ed esclusività finiranno per spingere all’acquisto, come stiamo verificando nel mondo mobile, ma… i tempi sono maturi? Le tecnologie degli OLED flessibili sufficientemente resistenti per un utilizzo in ambito lavorativo o da strattonare dentro uno zaino?

In molti difatti hanno declinato questi nuovi portatili come dei tablet perché, se è pur vero che soluzioni ingegnose come le tastiere Bluetooth ancorabili permettano di sfruttarli agevolmente per la digitazione, è altresì vero che ciò determini una notevole riduzione dell’area fruibile per il display (il 17,3″ Intel diventa un 12,5″), che la durata delle batterie è tutta da accertare, come la resistenza a eventuali cadute o sollecitazioni da uso in mobilità e la potenza computazionale a bordo molto limitante (sul fronte espandibilità è ben chiaro che sia nulla).
Un altro aspetto che sicuramente non è passato inosservato riguarda le cornici: il trend è quello di limare di generazione in generazione sui bordi e il nuovo Dell XPS 13″ ha quasi del tutto abbattuto il limite tra schermo e corpo.

Mentre i pieghevoli finora visti per chiare esigenze di “presa” e progettazione tornano con cornici importanti, che di certo sfigurano a confronto di quanto qui sopra.

Nessuno può negare che la strada sia quella dei dispositivi flessibili o arrotolabili (probabilmente di quest’ultimi) e di certo il 2020 sarà l’anno che permetterà la distribuzione alla massa di tali unità, ma la domanda che ora ci e vi poniamo… quanta fruibilità e quanta invece moda c’è in questa nuova generazione? Diteci la vostra nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia