Microsoft ha recentemente annunciato una collaborazione con Intel destinata a implementare la tecnologia eSIM sui dispositivi Windows 10. Durante il Computex 2017 è stato ufficializzato che tali dispositivi saranno prodotti da ASUS, HP, Huawei, Lenovo, VAIO, e Xiaomi, aggiungendosi alle alternative con processori Qualcomm.

Sempre connessi con eSIM e processori Intel

La tecnologia eSIM integra un chip che simula una scheda SIM all’interno del device stesso, non rimuovibile da quest’ultimo. Oltre a concedere nuove opportunità nell’ambito della progettazione, il modulo eSIM potrebbe rivoluzionare la telefonia mobile per come la conosciamo oggi. Questa potrebbe, infatti, spianare la strada a nuovi servizi digitali per la gestione dei propri piani telefonici.

Microsoft vestirà i panni di operatore virtuale?

Come già discusso nella nostra esclusiva, Microsoft potrebbe iniziare a vestire i panni di un vero e proprio operatore virtuale. Appoggiandosi ai servizi di altri operatori, l’azienda avrebbe in programma di iniziare a vendere attraverso lo Store piani dati a tempo o a volume, concedendo ai propri utenti l’opportunità di effettuare pagamenti o ricariche con il proprio Microsoft Account. Le conferme relative all’implementazione del modulo eSIM sui dispositivi Windows 10 potrebbe corroborare i rumor su un’eventuale svolta di Microsoft in questo ambito.

Nuovi indizi per il Surface Phone?

L’idea che Microsoft possa implementare innovativi sistemi per la gestione dei servizi di telefonia mobile potrebbe suggerire un legame con lo sviluppo del Surface Phone. L’introduzione di servizi legati alla telefonia all’interno dello Store e l’annuncio dell’implementazione del modulo eSIM sui dispositivi Windows 10 indica una importante e rinnovata attenzione di Microsoft per l’universo mobile. Oltretutto, le notizie relative allo sviluppo di Windows on ARM e i rumor su Project Andromeda possono sicuramente stuzzicare l’attenzione dei fan.

Cosa ne pensate dell’arrivo del modulo eSIM sui dispositivi Windows 10? Fatecelo sapere nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia