Molti di coloro che seguono Microsoft da qualche anno non hanno potuto fare a meno di vedere nell’appena annunciato Windows 10 S delle analogie con Windows RT.

Windows 10 S Vs. Windows RT

A primo impatto si potrebbe dire che il concetto è praticamente identico, ma non è così. Vediamo assieme perché in realtà i due sistemi operativi sono profondamente diversi, anche e soprattutto nello scopo e le aspettative di successo.

Hardware e dispositivi

La prima enorme differenza tra i due OS sta nell’architettura. Annunciato nel 2012 in concomitanza con l’uscita del primissimo Surface e di Windows 8, Windows RT è stato sviluppato per dispositivi con processori ARM, mentre Windows S è un sistema operativo a 64-Bit. Soprattutto per via della natura pionieristica del suo concetto, Windows RT nacque tra lo scetticismo dei produttori hardware. Microsoft riuscì a convincere solo una piccola parte di questi a lanciarsi nel progetto. Anche i pochi che produssero dei dispositivi Windows RT ben presto ritirarono i loro prodotti dal mercato.
Quel che vediamo con Windows 10 S oggi è un avvio estremamente aggressivo sotto questo aspetto, con una line-up di dispositivi ampia e completa sotto tutti i punti di vista – prezzo, prestazioni e form-factor. Questo è indice del fatto che Microsoft ha convinto con successo le compagnie hardware nel supportare Windows 10 S.
Inoltre, con il lancio del Surface Laptop si abbina l’intera iniziativa al prestigio che la linea Surface ha guadagnato negli ultimi anni, mossa sicuramente positiva a livello di marketing.

Software e compatibilità

Questo potrebbe essere il campo in cui i due sistemi operativi più si somiglierebbero: entrambi non possono eseguire applicazioni desktop “classiche”, quindi in sostanza supportano solo software preinstallato o scaricato tramite il Windows Store. Questa caratteristica è stata sicuramente la più criticata all’uscita di Windows RT. La scelta di app nello Store del 2012 era senza ombra di dubbio scarsa e lacunosa anche dal punto di vista qualitativo, e ha contribuito alla cattiva fama e in definitiva al fallimento di Windows RT.
Ma cos’è cambiato da allora? Negli ultimi due anni Microsoft ha lavorato intensamente al potenziamento del suo Store e della piattaforma UWP in generale, affinandola e introducendo numerose funzioni e possibilità a disposizione degli sviluppatori, tanto che oggi le app Windows hanno potenzialità quasi pari ai classici programmi Win32.
Inoltre, il porting possibile tramite il progetto Centennial permette agli sviluppatori software di trasformare i loro programmi in vere app UWP in modo abbastanza comodo, con tutti gli annessi vantaggi. Questo significa che Windows 10 S conta su uno Store molto più consolidato di quello che venne presentato agli utenti con Windows RT.

Non è una versione per tutti

Lo scopo di Windows RT era quello di entrare nel mercato consumer dei dispositivi mobili, con touchscreen e costi contenuti grazie alla tecnologia ARM; un target però abbastanza vago, troppo generico considerato che in quegli stessi anni già si erano già affermati i tablet Android, per non parlare degli iPad, in tutto il mondo. Windows 10 S, al contrario, non viene “dato in pasto” al mercato, ma ha un obiettivo ben preciso: competere (e battere) i Chromebooks, che attualmente negli Stati Uniti sono la prima scelta degli istituti d’istruzione. Per questo ogni dispositivo Windows 10 S ha delle prerogative molto chiare: deve essere economico, deve essere facilmente configurabile e deve essere sicuro.
Microsoft ha senz’altro centrato tutti e tre questi obiettivi, come ha dimostrato durante l’evento di ieri, con i prezzi davvero interessanti proposti dai suoi partner, l’incredibile velocità di configurazione grazie alla creazione di una semplice USB-drive di auto-configurazione e l’impossibilità di eseguire applicazioni potenzialmente dannose o malware scaricati dal web. Tutto ciò rende Windows 10 S un ottimo sistema operativo per istituti che necessitano di acquistare e mettere a disposizione grandi quantità di dispositivi a propri alunni o studenti e a utenti non esigenti.
Inoltre, a differenza di Windows RT, per chi lo desidera Microsoft mette a disposizione l’upgrade a Windows 10 Pro gratuitamente per le scuole e a partire da 49 € per tutti gli altri.

Il vero inizio dell’era UWP?

Con Windows RT per la prima volta Microsoft palesava la sua ambizione di passare a un sistema operativo basato su uno Store sempre più universale, con tre vantaggi fondamentali: incentivare gli sviluppatori nel creare app compatibili con le tecnologie più moderne (touchscreen, comandi vocali, autenticazione biometrica, ecc.), garantire prestazioni senza deterioramenti nel tempo (problema che ha sempre afflitto i dispositivi Windows) e offrire un elevato livello di sicurezza grazie alla certificazione del software. Il fallimento di Windows RT ha rallentato il conseguimento di questo obiettivo, ma sicuramente non ha fermato il processo; ne è chiara dimostrazione l’impegno che Microsoft ha dimostrato nel potenziare la piattaforma UWP.
Windows 10 S è un nuovo tentativo di procedere in tal senso e se avrà successo potrebbe dare quello slancio di cui la piattaforma UWP ha disperatamente bisogno per decollare e cominciare a convincere gli sviluppatori ad abbracciarla. Questo potrebbe essere cruciale anche per i prossimi device Windows, come il tanto vociferato Surface Phone, in quanto la possibilità che qualsiasi futuro device basato sulle applicazioni UWP ha bisogno che l’interesse per l’ecosistema app Windows cresca adesso e si arricchisca, altrimenti si ritroverà con poco da offrire al momento del suo lancio.
Windows 10 S è anche un’opportunità per gli sviluppatori: l’accesso al mercato di oltre 240 paesi, l’aggiornamento facile e automatico delle app, feedback e dati dagli utenti oltre che tutti i vantaggi economici che offre lo Store.

Conclusioni

Windows 10 S nasce con una combinazione di fattori sicuramente di gran lunga più favorevoli di quelli con cui si è dovuto scontrare Windows RT cinque anni fa, indice del fatto che la compagnia di Redmond in questo caso sembra aver imparato dai propri errori. Microsoft parte in quinta con dispositivi per tutte le tasche, una campagna di marketing interessante e un sistema operativo basato su Windows 10, ben più solido e pronto di Windows 8, già candidato a essere uno dei più apprezzati nella storia di Microsoft. In ogni caso, un successo porterebbe senz’altro nuova linfa vitale alla piattaforma UWP, spalancando le porte all’azienda guidata da Nadella alla realizzazione di nuovi dispositivi ultramobili.

Cosa ne pensate? Riuscirà Windows 10 S a trovare il suo posto nel difficile mercato moderno o farà la fine di Windows RT? Diteci la vostra nei commenti.

Articolo di Windows Blog Italia